Ci sono 'cervelli' in fuga e giovani talenti che dopo un'esperienza all'estero fanno ritorno a 'casa'. E' la storia di Giulia Furini, biologa che dopo 5 anni di ricerca in Inghilterra è tornata a svolgere la propria attività di ricercatrice a Pisa, alla Scuola Superiore Sant'Anna.
Furini ha infatti vinto la selezione pubblica per un posto di ricercatore all'Istituto di Scienze della Vita (Sant'Anna), un assegno che le permetterà di studiare la disfunzione dell’asse cuore cervello e contribuire a fare luce sui meccanismi alla base dell’invecchiamento, per prevenire le malattie neurodegenerative e cardiovascolari, la cui incidenza aumenta con l’avanzare dell’età.
La giovane biologa lavorerà quindi allo sviluppo di un nuovo modello sperimentale di disfunzione dell’asse cuore-cervello, esperimento unico al mondo, presso l’Unità di Medicina Critica Traslazionale (Trancrilab), coordinata da Vincenzo Lionetti, docente di Anestesiologia all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna.
“Il progetto a cui si dedicherà Giulia Furini è parte integrante del grande programma di ricerca ‘ETHERNA’, già finanziato dalla Fondazione Pisa e coordinato da Antonino Cattaneo, professore di Fisiologia della Scuola Normale Superiore - ha spiegato Vincenzo Lionetti della Scuola Superiore Sant'Anna. ‘ETHERNA’ - ha aggiunto - lo si può considerare il primo programma di ricerca della Federazione delle Scuole universitarie superiori pisane, a cui collaborano il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio".