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Cellulari con abbonamento I toscani dicono: no grazie

La maggioranza degli italiani non è interessata alle offerte cellulari abbinate alla tariffa scontata: il motivo? Troppi vincoli

/ Christian Citton
Mar 10 Dicembre, 2013

I cellulari fanno da tempo parte della nostra vita, al punto tale che oggi sarebbe quasi impossibile farne a meno. Per rispondere a questa esigenza, gli operatori di telefonia mobile si sono adoperati per proporre continuamente offerte più allettanti, in modo da soddisfare al meglio le esigenze dei propri clienti. Trovare il piano tariffario su misura per noi non sarà difficile: tutto ciò che dovremo fare è mettere i prodotti Tim a confronto con quelli Tre, Wind, Vodafone, ecc., per individuare quello che sia più in linea con i nostri desideri e le nostre abitudini. In questo modo potremo avere a disposizione minuti, sms e Internet senza spendere una fortuna.

Per aiutare gli Italiani a dotarsi di un telefono intelligente, gli operatori telefonici hanno sviluppato offerte ad hoc per il loro acquisto a rate, ovvero il pagamento di un surplus al canone mensile della tariffa che vale appunto come rata di acquisto del device. Ciononostante, la maggioranza degli italiani non sembra interessata a questa possibilità e preferisce l'acquisto separato. Questo è quanto rilevato dallo studio dell'Osservatorio SuperMoney, unico portale italiano accreditato presso l'Agcom per il confronto di tariffe e abbonamenti telefonici Tim, Tre, Wind etc.

Analizzando infatti le richieste di oltre 12 mila utenti di tutta Italia che hanno utilizzato il servizio di comparazione, SuperMoney ha riscontrato che in Toscana sono addirittura il 64% gli utenti che si sono concentrati esclusivamente nel cercare la migliore tariffa Wind o Vodafone , per esempio, senza dunque voler considerare le proposte di abbonamenti con telefoni inclusi. Il dato risulta essere di pochissimo superiore alla media nazionale, pari al 61%. 

Tra la minoranza che ha invece fatto un confronto proprio per un acquisto a rate di uno smartphone con abbonamento incluso, quasi la metà lo ha fatto per un modello Samsung, mentre un terzo circa per un modello Apple; a seguire le altre case produttrici quali Nokia, Blackberry e HTC. 

Ma perché questa tendenza? Quali motivi fanno sì che gli italiani siano poco propensi a tale forma di acquisto? Molto probabilmente si tratta dei vincoli temporali imposti dalle compagnie telefoniche, lunghi fin oltre i due anni, con penali in caso di recesso anticipato abbastanza elevate. 

A conferma, le parole di Andrea Manfredi, amministratore delegato di Supermoney: “Avere un cellulare incluso nella tariffa vuol dire spesso impegnarsi in un vincolo troppo oneroso per il consumatore. È vero che il costo dello smartphone, spesso superiore ai 400-500 euro, nel caso dell'abbonamento viene suddiviso in rate, ma si è costretti a restare clienti della compagnia per almeno 24 o 30 mesi per non incorrere in penali salate. Inoltre, in molti casi è indispensabile la carta di credito, sulla quale viene addebitata automaticamente la quota mensile. A conti fatti, se si ha un modello di smartphone non ancora obsoleto, per molti non è conveniente”.