Salute/ARTICOLO

Celiachia, niente glutine per i malati potenziali

Da una ricerca fiorentina un nuovo approccio alla malattia

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
farro cibo biologico
Niente glutine anche per i “potenziali celiachi”. L’indicazione viene da uno studio tutto fiorentino, pubblicato sul “Journal of Proteome Research” e giudicato di particolare interesse dall’American Chemical Society.

Lo studio, effettuato dai ricercatori dell’Università di Firenze, del Centro regionale toscano di riferimento per la celiachia e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, ha preso in esame 141 soggetti adulti. I pazienti con celiachia potenziale hanno lo stesso fingerprinting (impronta digitale) metabolico dei pazienti conclamati.
 
Gli scienziati hanno analizzato, mediante risonanza magnetica del siero e delle urine, il profilo metabolomico di 61 celiaci conclamati, 29 celiaci potenziali e 51 soggetti sani di controllo. I risultati dello studio hanno documentato che nella maggior parte dei casi i celiaci potenziali presentano caratteristiche biochimiche sovrapponibili a quelle dei celiaci conclamati, ma che il profilo metabolico di questi due gruppi differisce significativamente rispetto a quello dei soggetti sani.

“I nostri risultati dimostrano – sottolinea Antonio Calabrò, responsabile del Centro di riferimento regionale toscano per la celiachia – che le alterazioni metaboliche riconducibili all'ingestione di glutine, possono precedere la comparsa di atrofia dei villi intestinali ed i conseguenti sintomi da malassorbimento e forniscono pertanto un’ulteriore argomento razionale a favore della precoce istituzione della dieta senza glutine anche nei pazienti con celiachia potenziale, come recentemente suggerito da alcuni studi clinici. In altre parole, abbiamo un’evidenza in più sul fatto che il glutine possa far male ad alcuni soggetti prima ancora che la mucosa intestinale sia danneggiata. Il nostro studio fornisce, perciò, un’importante indicazione, anche nell’ottica di un’attiva prevenzione di talune manifestazioni frequentemente associate alla celiachia, come ad esempio l'osteoporosi”.

La celiachia è una malattia autoimmune
, geneticamente determinata, caratterizzata da intolleranza permanente al glutine di frumento ed alle proteine correlate presenti nell'orzo e nella segale; nella forma più nota, ma di sempre meno frequente osservazione, si manifesta con diarrea, dimagrimento, gonfiore, dolore addominale e, in età pediatrica, arresto della crescita. La malattia può comunque manifestarsi con sintomi assolutamente atipici (astenia, apatia, dolori articolari e muscolari, ansia, depressione, cefalea, dermatiti, caduta dei capelli...) o decorrere in forma completamente asintomatica (casi cosiddetti silenti).
 
In Italia si stima che siano circa 600mila le persone affette da questa patologia ma soltanto poco più di 100.000 sono attualmente i casi noti. Per la notevole variabilità delle manifestazioni cliniche, ancora poco conosciute, la celiachia rimane infatti frequentemente non diagnosticata.

Topics: