Cultura/ARTICOLO
Casa Campatelli a San Gimignano: viaggio dal Medioevo ai giorni nostri
Una torre del Medioevo fusa in un palazzo settecentesco che racconta la storia di una famiglia toscana dell'alta borghesia

Casa Campatelli a San Gimignano
Ha festeggiato un anno di attività Torre e Casa Campatelli che si trova a San Gimignano nel borgo dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. La casa-torre lasciata in eredità al FAI da Lydia Campatelli nel 2005 dopo vari restauri grazie al generoso contributo di istituzioni, enti pubblici e privati, aziende e cittadini è stata riaperta dal FAI nell’aprile del 2016.
Casa Campatelli è l’unica tra le famose case-torri di San Gimignano ad aver conservato intatti gli interni: una preziosa testimonianza di architettura medievale inglobata in un palazzo settecentesco, fu la dimora borghese della famiglia Campatelli tra Ottocento e Novecento.
Questo è il 31esimo bene del Fai che viene aperto ai visitatori, per il restauro, la valorizzazione e l’apertura al pubblico di Torre e Casa Campatelli il Fai ha raccolto e investito 2.000.000 di euro. Casa Campatelli è anche il risultato di un progetto unico e innovativo di valorizzazione in cui il visitatore, non è più considerato come un semplice turista ma il protagonista di una esperienza.
La visita prevede due fasi distinte: nella prima, il pubblico viene guidato con un percorso multimediale che racconta lo storia di San Gimignano e la sua storia, le sue campagne, i suoi personaggi e le vicende del palazzo e della famiglia Campatelli. Nella seconda parte invece il visitatore è libero di muoversi al piano nobile e di entrare nella vera e proprio dimora restituita pressochè intatta dal restauro. Il visitatore potrà così provare l’emozione di entrare nella vita di una famiglia, sfogliando libri, album fotografici e lettere, osservando arredi e pitture senza barriere tra sé e gli oggetti, libero di scegliere cosa vedere.
Il 4 gennaio 1922 il medico e dentista Vincenzo Campatelli sposa Emilia Peyron, appartenente a una ricca famiglia di imprenditori tessili di origine piemontese. Dal loro matrimonio nasce un’unica figlia: Lydia. Nata e cresciuta a Firenze, Lydia ha continuato a trascorrere i periodi di villeggiatura nella casa paterna a San Gimignano. Tra i suoi legami familiari quello con lo zio Guido Peyron, uomo brillante e affascinante, che dopo una giovinezza dedicata alla caccia, alle automobili, ai cavalli, è stato un pittore inserito nella vita culturale dell’epoca. Il suo salotto fu il ritrovo per parlare di editoria, gastronomia e arte con gli intellettuali del tempo.
La casa frequentata dai membri della famiglia Campatelli fino a tutta la prima metà del Novecento, è stata abbandonata agli inizi degli anni Cinquanta. Disabitata per oltre vent’anni, vedendola andare in rovina Lydia ha deciso di investirvi denaro ed energie per riportarla alla bellezza di un tempo.
Per informazioni:
http://www.visitfai.it/torrecasacampatelli/
0577 941419
faicampatelli@fondoambiente.it