Luca Carboni è davvero lo stesso. Il ritmo del suo singolo che l'ha riportato sulla cresta dell'onda è travolgente come quello di oltre vent'anni fa di "Mare Mare". E poi Bologna, che porta dentro i suoi dischi, tra ritmo e struggente malinconia. Ritmo e melodia che ritroveremo il prossimo 8 marzo al concerto che il cantautore porta all'ObiHall di Firenze, tra successi del passato e quelli del presente, a partire da "Bologna è una regola", ultima hit del disco "Pop-Up" trasmessa dalle radio.
"Ho scelto Pop-Up perché è un gioco di parole che evoca subito il Pop che è nell'album sia come sound che come costruzione delle canzoni - spiega Carboni. In realtà con questo termine si intende quel tipo di libri magici per bambini che hanno tra le pagine, non solo parole ed immagini ma soprattutto la grande sorpresa di elementi ritagliati che aprendosi diventano tridimensionali, regalando prospettiva e profondità.Ovviamente sarei felice se questo disco regalasse davvero sorpresa, profondità e prospettiva a chi provasse ad aprirlo - rivela il cantautore aggiungendo poi - Pop-Up in fondo è una raccolta di canzoni d'amore e attraverso l'amore, di tantissime altre cose".
Undici canzoni, quelle del disco, tra fisico e politico - parafrasando il titolo del suo precedente album raccolta – in cui c’è tutto il mondo, privato e sociale, del suo autore: c’è il suo ironico j’accuse a chi vuole confinare terre e pensieri (“Luca lo stesso”) e un altrettanto ironico je suis désolé (“Chiedo scusa”) a se stesso e agli altri per essere, dopotutto, soltanto una persona comune. C’è uno sguardo verso l’alto (“Dio in cosa crede”), uno rivolto a se stesso (“Happy), e uno che gioca in avanti e indietro con l’eterno scorrere del tempo (“Epico”).
C’è la sua Bologna in cui è bello, doloroso e inevitabile perdersi (“Bologna è una regola”) e c’è, quasi come un contraltare, una Milano dagli abitanti lontani e inarrivabili (“Milano”).
E insieme a tutto questo c’è ancora una volta - e sempre di più - l’amore a fare da collante, da balsamo guaritore, da ultima (e unica) risposta: canzoni come “La nostra strada”, “Tantotantissimo”, “Dieci minuti” e “Invincibili” sono il contrappunto sentimentale a un album fatto di riflessioni e pensieri che scavalcano la trincea per lanciarsi in avanti, di canzoni scritte per vincere l’odio o tenerlo sopito, ricette di sopravvivenza.
"L'ultima canzone dell'album è ‘Invincibili’ - dice ancora Carboni, una canzone rimasta semplice, così come è nata, svestita di ogni arrangiamento, in fondo nel testo riassume l'intero album. L'amore che ci da forza, coraggio, il potere di produrre cambiamento, di difenderci dall'odio e combatterlo. In fondo per me che scrivo canzoni, l'unica vera, grande arma a disposizione è proprio la possibilità di sparare canzoni d'amore... A ripetizione”.
C’è la sua Bologna in cui è bello, doloroso e inevitabile perdersi (“Bologna è una regola”) e c’è, quasi come un contraltare, una Milano dagli abitanti lontani e inarrivabili (“Milano”).
E insieme a tutto questo c’è ancora una volta - e sempre di più - l’amore a fare da collante, da balsamo guaritore, da ultima (e unica) risposta: canzoni come “La nostra strada”, “Tantotantissimo”, “Dieci minuti” e “Invincibili” sono il contrappunto sentimentale a un album fatto di riflessioni e pensieri che scavalcano la trincea per lanciarsi in avanti, di canzoni scritte per vincere l’odio o tenerlo sopito, ricette di sopravvivenza.
"L'ultima canzone dell'album è ‘Invincibili’ - dice ancora Carboni, una canzone rimasta semplice, così come è nata, svestita di ogni arrangiamento, in fondo nel testo riassume l'intero album. L'amore che ci da forza, coraggio, il potere di produrre cambiamento, di difenderci dall'odio e combatterlo. In fondo per me che scrivo canzoni, l'unica vera, grande arma a disposizione è proprio la possibilità di sparare canzoni d'amore... A ripetizione”.
E quella canzone, così, spogliata di ogni arrangiamento, è nata in terra toscana, all'Elba. Carboni l'ha scritta mentre ara al porto di Marina di Campo, con il Mac. Vedremo quanta tecnologia porterà anche in tour. L'appuntamento è per l'8 marzo, in una piazza che a Carboni ha sempre dato grandi soddisfazioni.