Potrebbe essere Siena la Capitale Europea della Cultura del 2019, l’anno in cui toccherà all’Italia ospitare la manifestazione che dal 1985 anima ogni anno due città dell’Unione, a cui tocca per 12 mesi presentare un programma di eventi all’insegna del rinnovamento culturale. Un traguardo che sembra lontano ma per cui occorre lavorare da subito: il comitato senese entro il 20 settembre consegnerà il suo progetto per partecipare alla prima selezione tecnica, che ammetterà alla decisione finale solo 4 o 5 città.
“Purtroppo le città d’arte spesso sfruttano il loro grandioso passato senza aggiungere nulla, trasformandosi in parchi per turisti come è successo a Venezia – ha spiegato il professor Pier Luigi Sacco, direttore della candidatura – la nostra idea è mostrare che Siena è una città viva, che ha conservato la sua autenticità e la sua identità di comunità, proporci come laboratorio dove il patrimonio culturale fa innovazione”.
La parola d’ordine è proprio innovazione, qualcosa di cui Siena ha decisamente bisogno visto il momento di crisi che sta vivendo: diventare Capitale della Cultura potrebbe essere un’opportunità di rilancio anche economico oltre che di immagine, con un ritorno in termini occupazionali e di indotto notevole. “Liverpool nel 2008 ha avuto una ricaduta economica stimata di 800 milioni di euro in un solo anno – continua il professor Sacco – la crisi di Siena può portare credibilità al nostro progetto perché dimostra che in questo momento la città ha preso coscienza della situazione difficile e vuole imboccare una strada nuova per tornare a crescere”.
Per avere più possibilità di vincere, la città si presenta insieme alle Terre di Siena, che con i loro quattro siti Unesco rappresentano uno dei patrimoni storico-artistici più importanti d’Italia, e punta a coinvolgere tutti gli abitanti nel suo progetto, per risvegliare l’identità e la creatività senese. “Non ci mancano certo le infrastrutture culturali ci sono, non dobbiamo certo costruire un mega-museo come ha fatto Marsiglia quest’anno, noi abbiamo un luogo come il Santa Maria della Scala” ha concluso il professor Sacco.
Le città finaliste saranno annunciate a novembre e se Siena rientrasse nella rosa delle prescelte avrebbe tempo fino ad agosto del 2014 per perfezionare la propria proposta, incrociare le dita e prepararsi a un 2019 indimenticabile.