Calendario hot di Toscani

È finita in bagarre la presentazione del nuovo calendario di Oliviero Toscani che si è tenuta ieri alla Stazione Leopolda di Firenze nell’ambito di Pitti Uomo.
D’altronde, i presupposti c’erano tutti: gli scatti realizzati dal fotografo per il Consorzio Vera Pelle italiana conciata al vegetale di Ponte a Egola, che ritraggono dodici pubi di altrettante donne in versione nature, hanno suscitato reazioni negative in tutta Italia.

Lo scontro è scoppiato anche durante la tavola rotonda dello scorso pomeriggio, tra uno dei relatori, Vittorio Sgarbi, e alcune esponenti dell’associazione “Frida”, venute per protestare contro il lavoro di Toscani, colpevole di “aver paragonato il corpo delle donne alla pelle ‘conciata’di un animale morto”.
Sgarbi ha difeso la posizione di Toscani, sottolineando che le donne fotografate erano consenzienti e quando una delle ragazze dell’associazione ha definito il suo discorso “di basso livello”, Sgarbi l’ha mandata a quel paese e ha iniziato uno spogliarello, togliendosi giacca e panciotto e rimanendo con la camicia sbottonata e aperta.

Ma le polemiche intorno agli scatti di Toscani sembrano non dover mai finire: a seguito della denuncia del ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha decretato che il calendario non potrà essere ulteriormente pubblicizzato perché "offensivo della dignità della persona”.
“Il calendario della Carfagna era proprio volgare, non il mio. Avrei dovuto farglielo io e allora sarebbe diventata più bella, sarebbe diventata primo ministro e non solo ministro delle pari opportunità” ha replicato Toscani, che ha aggiunto di “non aver mai pensato all'accostamento tra il corpo femminile e ad un animale scuoiato”.