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Calcio, a Coverciano gli azzurri in ritiro

Europei, Prandelli: "Tutti hanno voglia di esserci. L'arma migliore è l'entusiasmo"

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
nazionale calcio italiana
Il calcio azzurro è di nuovo da ieri  a Coverciano per il ritiro che porterà l’Italia in Polonia ed Ucraina: ancora mancano all'appello mancano i giocatori di Juventus a parte Chiellini che è già a Coverciano, Napoli, Paris Saint Germain e Veratti e Ogbonna che hanno appena terminato il campionato di B. Il Ct Cesare Prandelli ha voglia di tuffarsi in questa avventura e di lavorare sul campo con i suoi ragazzi. “Vedo grande entusiasmo da parte di tutti. Ieri, al termine della partita di Coppa Italia, tanti giocatori mi hanno mandato messaggi che testimoniano la loro voglia di venire qui. Io guardo il lato positivo e vedo in tutti una gran voglia di esserci” .

FISCHI ALL’INNO –
Prima di parlare di tutto il resto Prandelli vuole esternare il suo sdegno per i fischi riservati all’Inno di Mameli prima della finale di Coppa Italia. “Mi sono indignato. Fischiare un qualsiasi inno è una cosa bruttissima. Fischiare il nostro è una cosa inconcepibile. Bisogna ancora migliorare da questo punto di vista, anche per quanto riguarda il minuto di silenzio, che deve essere un silenzio vero”.

INFORTUNI – Il Ct vuole tutti a disposizione e dice che farà questo anche a scapito di qualche rinuncia eccellente. “La competizione sarà breve voglio tutti al cento per cento già per la prima partita, non ci saranno sconti per nessuno”. Il commissario tecnico è categorico: In Polonia andrà solo chi sta bene. In tutti vedo l’atteggiamento positivo di chi vuole esserci. Per Chiellini e Giovinco dobbiamo aspettare gli esami dei prossimi giorni, ma il fatto che anche Chiellini sia voluto essere qui prima per sottoporsi alle cure del caso, mi fa capire che l’entusiasmo è quello giusto. Con Cassano non ho parlato, ma quando sento le sue dichiarazioni e sento dalle sue parole che si mette in discussione, dicendo che ancora non è sicuro di far parte dei 23, mi fa capire che anche lui ha lo spirito giusto per iniziare questa avventura”.

CLIMA –
“Quello che chiederò ai giocatori è massima disponibilità e sempre sorriso sulle labbra con tutti. Se saremo noi i primi a proporci in un certo modo sono sicuro che la gente e i tifosi ci verranno dietro. Voglio vedere una squadra che ha lavorato bene. Ora non ha più senso voltarsi verso quello che si è fatto. Ora c’è solo da lavorare in vista della kermesse. Una kermesse dove vogliamo fare il massimo anche se non partiamo con i favori del pronostico”. Il Ct rifiuta ogni suo possibile accostamento alle squadre di club. “Io la squadra ce l’ho e spero di allenarla almeno fino al primo di luglio (data della finale dell’Europeo). Ho voglia di andare sul campo con questi ragazzi e di lavorare da squadra”.

MODULO – “Ho in testa il mio modulo e in linea di massima anche i miei 23. Questo non vuol dire – ammette Prandelli – che il ritiro sia una cosa fine a se stessa. Alla fine gli infortuni e la voglia di emergere di qualcuno dei nuovi potrebbe anche cambiare le mie idee prima del 29 giugno (data ultima per la consegna della lista ufficiale alla Uefa). Non gioco con le ali perché non ho quattro ali vere a disposizione. Mi dite che ho sempre avuto in mente la coppia Cassano – Balotelli, ora ce l’ho, ma alla fine non è detto che giochino loro. Il blocco Juventus può essere un vantaggio. Giocatori che si conoscono e che lavorano insieme da un anno non possono che portare dei benefici a questa squadra. Sicuramente la Juve è quella che maggiormente ha investito su un blocco di Italiani, sicuramente un piccolo merito va anche a noi che li abbiamo convocati anche quando in campionato non brillavano, dimostrando che forse sul loro conto non ci eravamo sbagliati”.

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