Tre ragioni per venire a BTO?
Le ragioni sarebbero anche più di tre. Intanto la prima: abbiamo come ogni anno un programma vastissimo che copre tutti i macroargomenti del turismo online. Dalla Distribuzione alla Reputation, dal Revenue ai Social Media e poi Mobile, Marketing Territoriale, Tecnologie, Start up... Attraverso la Hall Visioni e le varie Focus Hall si possono compiere tutti i percorsi necessari ad aggiornarsi e le varie Cassette degli Attrezzi sono vere e proprie ‘istruzioni per l’uso’. La seconda ragione è che gli speaker sono davvero di caratura. Abbiamo effettuato una selezione molto attenta degli internazionali. C’è Philip Wolf che è considerato il vero guru del turismo online negli Stati Uniti (fondatore e anima di Phocuswright che ha da poco lasciato), c’è Daniel Craig vero fenomeno del Social e della Reputation applicati al turismo, c’è un esperto assoluto di distribuzione come Richard Wiegmann. Avremo una discussione tra Fabio Lazzerini di Emirates e John Alberante di Ryanair, che non mi perderei per niente al mondo, sul futuro delle Airlines tra High-end e Low cost. La terza ragione per cui verrei a BTO è la community. Da anni abbiamo creato una comunità straordinariamente viva e frizzante ed in BTO sono nate collaborazioni, start up, progetti, unioni…
2Cosa c’è di nuovo BTO per gli operatori del settore, che altri eventi non possono vantare?
Ogni anno ci impegnami moltissimo nel trovare i nuovi spunti che il mercato ci propone. Quest’anno abbiamo eletto argomento della stagione la cosiddetta SHARING ECONOMY, ovvero la tendenza, fortissima anche nel turismo, a scambiare cose ed oggetti. Sono gli anni del fenomeno Airb’n’b e migliaia di piattaforme stanno proliferando. Negli Stati Uniti questa è una realtà consolidata. Ne parleremo con due slot dedicati, uno dei due vedrà un ospite internazionale di assoluto livello: Neal Gorenflo di SHAREABLE.
In che modo BTO aiuta l’Italia a contribuire all’uscita da questo difficile momento per il sistema paese?
BTO è nata con la crisi mondiale nel 2008. Abbiamo sempre cercato di dare messaggi che facessero capire l’esigenza fondamentale di questo Paese di non appiattirsi sulla politica ma di cercare risorse al suo interno per superare questi momenti difficili. Negli anni abbiamo presentato ricerche per dimostrare come il nostro movimento turistico si vede sfuggire di mano la propria ricchezza. E’ arrivato il momento di scrollarsi di dosso tutte le negatività che ci sono piovute sulla testa e molti di noi vedono nel turismo una delle chiavi di riscatto di questo paese. Da questa consapevolezza nasce il nostro motto: .IT is ME. Cercheremo di portare il nostro messaggio attraverso un’area predisposta per le start up italiane sul turismo e attraverso tutte le sessioni di BTO 2013.