Attualità/ARTICOLO

Bottega Scuola: i giovani toscani a lezione di artigianato

Positivo il bilancio della prima sperimentazione del progetto della Regione Toscana rivolto a disoccupati o inoccupati che possono imparare un mestiere dai maestri artigiani

/ Ilaria Giannini
Gio 21 Luglio, 2016

Trasmettere alle nuove generazioni il saper fare degli antichi mestieri e aiutare i giovani disoccupati o inattivi a costruirsi una professionalità. È questo l’obiettivo di Bottega Scuola, il percorso formativo per l’artigianato promosso dalla Regione Toscana di cui si è appena conclusa la prima fase di sperimentazione con un bilancio positivo.

Sono 161 i Maestri Artigiani riconosciuti e 18 le Botteghe Scuola accreditate dove gli allievi imparano i segreti del mestiere attraverso il lavoro quotidiano. I percorsi si rivolgono a chi si trova senza occupazione, oppure è in cassa integrazione o in mobilità e oltre alla pratica professionale prevedono momenti di apprendimento esterni su temi come la sicurezza o il social media marketing.

“È un progetto importante per la formazione dei giovani e anche per la tutela delle attività artigianali che rappresentano un carattere distintivo anche storicamente della nostra economia – sottolinea l’assessore all’istruzione e formazione della Regione, Cristina Grieco – la sperimentazione ci ha dato dei risultati incoraggianti per diffondere sempre di più l’esperienza, vogliamo lavorare per far conoscere maggiormente questa opportunità ai giovani, per cui questi mestieri possono essere una buona strada per un progetto di lavoro e di vita.”

Il primi due percorsi sono stati avviati a Siena: uno nel laboratorio “L’Arcolaio”, che da oltre vent’anni lavora nel restauro di tessili antichi come arazzi e tapetti , mentre l’altro si è tenuto alla Ars Marmi, azienda leader nel settore lapideo sul mercato da oltre cent’anni. Due esperienze positive per allievi e maestri, che hanno creato occupazione giovanile e portato nuove energie nel settore dell’artigianato artistico.

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