La giunta regionale della Toscana ha varato il regolamento di attuazione delle DAT, cioè le Disposizioni anticipate di trattamento, con una delibera proposta dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. Con questo regolamento la Regione Toscana, dà indicazioni sulla raccolta e registrazione dei dati, sulla loro codifica, conservazione e consultazione, stabilendo una serie di regole e ricorrendo a un rigido disciplinare tecnico perché in qualsiasi momento della procedura sia garantito l'assoluto rispetto della privacy.
Cosa sono le DAT
Le DAT sono lo strumento attraverso il quale ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche o a singoli trattamenti sanitari. Nelle DAT può essere fornita anche l'indicazione del fiduciario, individuato dalla stessa persona che ha redatto le DAT, e che può individuare anche un fiduciario supplente, che lo rappresenti nel caso in cui il primo fiduciario risulti irreperibile. Le DAT sono redatte in forma scritta su qualsiasi formato o nel formato predisposto dalla Regione Toscana. Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, le DAT possono essere espresse attraverso videoregistrazione o per mezzo di altri dispositivi che consentono alla persona con disabilità di comunicare le proprie volontà.
Chi le raccoglie, registra, gestisce, conserva
Titolari del trattamento dei dati sono la Regione Toscana, per quanto attiene alle attività di gestione, archiviazione, conservazione, governo, monitoraggio e controllo delle DAT, e le aziende sanitarie, la Fondazione Monasterio ed ISPRO (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica). L'accesso alla banca dati DAT è consentito soltanto al personale appositamente autorizzato, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Ogni accesso alle DAT è registrato, al fine di consentire al disponente di risalire all'identità di chi ha acceduto alle DAT, con data e ora di accesso. La diffusione dei dati personali e delle DAT è vietata.
Come e a chi si trasmettono le DAT
La banca dati regionale DAT sarà un applicativo unico regionale per la raccolta, l'archiviazione, la conservazione e la gestione delle DAT. I dati strettamente necessari alla raccolta delle DAT sono: numero del documento di identità o di riconoscimento, nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, sesso, cittadinanza, indirizzo di residenza, indirizzo email e dichiarazione del disponente che è stato adeguatamente informato da un medico. Analogamente, devono essere raccolti gli stessi dati relativi al fiduciario, oltre al suo recapito telefonico. La trasmissione delle DAT può avvenire attraverso l'apposita applicazione web dedicata o via posta elettronica certificata; nel caso di documento cartaceo, questo verrà acquisito mediante scannerizzazione. La Regione ha definito anche un modulo cartaceo unico per la redazione delle DAT, predisposto per la lettura ottica. Si può scegliere di non consegnare la copia delle proprie DAT, ma di indicare dove esse siano reperibili.
Per informazioni:
www.regione.toscana.it/-/biotestamento