Cultura/ARTICOLO

Binari d’Italia

Un secolo e mezzo di Ferrovia Porrettana

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
In occasione dei 150 anni i territori delle province di Pistoia e Bologna hanno deciso di promuovere la riscoperta e valorizzazione dei luoghi della Ferrovia Porrettana legati all’Unità d’Italia.
Dal 1° maggio 2011 verranno proposti viaggi su treni storici e con esperienze guidate da gruppi teatrali in costume d’epoca.
Un’opera che, proprio negli anni del Risorgimento, costituì il primo collegamento attraverso l’Appennino che, tra la Toscana e l’Emilia-Romagna, scavalcava interamente la dorsale appenninica collegando Bologna a Pistoia. Un tragitto nel quale sono tutt’ora visibili i segni della storia e dei personaggi che hanno fatto l’Unità d’Italia e che, con questo progetto, verranno resi fruibili a tutti.
La ferrovia venne inaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1864. Detta anche “strada ferrata dell’Italia Centrale” fu un’opera di enorme portata ingeneristica con le sue 47 gallerie e i 35 ponti e viadotti, per una lunghezza totale di 99 km. Il tratto più difficile risultò quello tra Pracchia e Pistoia, dove in 26 km  doveva essere superato un dislivello di 550 metri. L’impresa fu affidata all’ingegnere francese Jean Luis Protche, che risolse il problema progettando una galleria elicoidale nel tratto Piteccio Corbezzi. Il progetto venne poi ripreso per la costruzione del Tunnel del San Gottardo.
Portanti, in questa iniziativa, saranno i valori della fratellanza tra le popolazioni delle diverse province appenniniche.