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Bilancio sociale in Toscana All’insegna della trasparenza

La Regione lo ha presentato a "Dire e Fare": disponibile anche in ebook

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
La Regione Toscana ha presentato stamani al “Dire e Fare” di Firenze, rassegna della pubblica amministrazione innovativa, il proprio bilancio sociale 2011, che quest’anno si è dotato anche di una versione e-book scaricabile gratuitamente (http://toscana-notizie.it/?page_id=72329&preview=true) e consultabile sul computer o su un qualsiasi e-reader. “Il bilancio sociale non è ancora uno strumento obbligatorio ma è sempre di più necessario – ha spiegato l’assessore regionale al bilancio Riccardo Nencini - specie in fasi come queste di riduzione della spesa pubblica, per far sì che il rapporto tra la pubblica amministrazione e i cittadini avvenga all’insegna della trasparenza. Come le amministrazioni pubbliche hanno speso i soldi a disposizione? Quanti e quali risultati hanno ottenuto? A queste domande il bilancio sociale risponde in modo chiaramente diverso dal tradizione rendiconto finanziario, spesso poco comprensibile ai non specialisti”.

La dotazione di chiarezza e di trasparenza del bilancio sociale della Regione Toscana
è stata di fatto testata subito, stamani, dall’assessore regionale che lo ha illustrato praticamente in anteprima a una platea di oltre duecento studenti delle scuole medie superiori. “Il bilancio sociale – ha spiegato – aiuta i cittadini anche a verificare se il candidato che hanno scelto e votato mantiene nei fatti le promesse o i progetti presentati in campagna elettorale. Evidenzia infatti quali sono state le scelte fatte in tutti gli ambiti e le priorità cui si è deciso di concentrare gli sforzi: e questo, in una fase di riduzione delle risorse è ancora più importante, perché la situazione finanziaria obbliga a concentrare i fondi e a chiarire bene perciò le priorità che si è inteso sostenere”.
Nel colloquio con gli studenti l’assessore ha quindi evidenziato le principali voci del bilancio sociale, spiegando come si suddivide la dotazione complessiva (di poco superiore ai 10 miliardi di euro), quali sono i vincoli che esistono per il suo utilizzo, e in che modo si rapporti agli altri documenti realizzati dalla Regione, come il monitoraggio strategico, il rendiconto finanziario, il bilancio o il documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef).

Per questa edizione del bilancio sociale, che racconta appunto le scelte fatte e le risorse spese dalla Regione Toscana nel 2011
, esiste una versione analitica di poco meno di duecento pagine ed una più sintetica di una quarantina, che settore per settore, con 23 esempi e temi scelti, prove a spiegare come concretamente la Regione abbia cercato di dare una risposta a tre grandi obiettivi strategici che anche l’anno scorso, anno difficile per la crisi non ancora alle spalle, sono stati la crescita, l’equità e l’efficienza. Come? Aiutando le aziende in difficoltà, facendo buon uso dei fondi europei, accelerando le opere pubbliche ferme per la troppa burocrazia o sostenendo il welfare inteso nella sua accezione più larga, dalla sanità alla scuola ai trasporti. Il tutto con sobrietà, contenendo le spese di funzionamento della macchina regionale, e con rigore, recuperando importanti risorse dalla lotta all’evasione fiscale.

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