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Bilancio in attivo per la Camera di commercio di Pistoia

Oltre 900 milioni di utile, nonostante la crisi e gli investimenti per la promozione delle imprese locali

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Chiude con un attivo di 900 mila euro il bilancio della Camera di commercio di Pistoia, approvato all’unanimità dal consiglio camerale nella seduta di lunedì scorso e illustrato in conferenza stampa dal presidente Rinaldo Incerpi e da Daniele Bosi, segretario generale reggente. «Il buon risultato – sottolinea il presidente Incerpi – è dovuto prevalentemente ad un risparmio sul personale per circa 400 mila euro, mentre la restante parte è relativa al risparmio sulla gestione ordinaria dell’ente. Si tratta di un ottimo lavoro, tenuto conto anche di altri fatti molto importanti. Il 2009 si è caratterizzato per la crisi che tutti conosciamo, in questa circostanza noi abbiamo investito 4 milioni di euro, che credo sia la somma massima investita dalla nostra Camera di commercio per iniziative promozionali, a favore delle imprese, mentre un altro milione di euro è stato investito per la ristrutturazione della sede e altri 200 mila euro per iniziative di certificazione dei prodotti, nello specifico per il mobile imbottito di Quarrata e per il settore calzaturiero. Oltre a questo, abbiamo in cassa circa sei milioni di euro, a dimostrazione di una buona gestione». Risparmi, dunque, senza però diminuire gli investimenti in promozione. «Abbiamo contribuito alla crescita e allo sviluppo – riprende Incerpi - e soprattutto alla tenuta dell’economia. Uno dei nostri fiori all’occhiello è stata la fiera “Immagine Italia”, che è diventato l’appuntamento più importante a livello europeo per quanto riguarda la biancheria per la casa e l’intimo. Grazie a Immagine Italia abbiamo dato la possibilità alle aziende del territorio di partecipare ad un’iniziativa, che ha avuto grande risalto internazionale». «Il risparmio relativo alla voce del personale – ha specificato Bosi -, non è stato ottenuto licenziando, ma con il blocco del turn over. Il risultato positivo, inoltre, non riguarda solo la parte economica, ma anche l’efficienza dell’ente: le pratiche, per esempio, vengono evase mediamente in 3,5 giorni, contro gli oltre 5 della media nazionale».

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