Anche la Toscana omaggia Palmira alla 57/a Biennale di Venezia nel padiglione della Siria, dal 13 maggio al 26 novembre. Lo farà grazie alle opere di Franca Pisani che - insieme a quelle di altri sette artisti - saranno presenti alla mostra intitolata "Everybody admires Palmyra's greatness", curata del direttore del Museo di Damasco, Emad Kashout. Franca Pisani, grossetana di nascita e che vive e lavora a Pietrasanta, ha partecipato alla Biennale nel 2009 e nel 2011.
L'artista porterà in Laguna quattro opere: la doppia versione de L'albero di pietra, un'opera dal titolo Tadmor in pergamena di grandi dimensioni, Archeosegno, scultura in marmo statuario - proveniente dalla cava del Monte Altissimo, sulle Apuane, scoperta da Michelangelo nel 1517 e che doveva servire per "cavare" i materiali per la facciata della Basilica di San Lorenzo a Firenze - realizzata con una tecnica grazie alla quale il materiale lapideo pare perdere la sua rigidità per assumere forme "morbide".
La storia di Palmira costituisce un importante tassello in quella dell'umanità e preservarne la memoria e proteggerla per le generazioni presenti e future è un dovere per tutti e gli artisti operano da sempre con tenacia per difendere la civiltà e per far sì che, ancora una volta, è il convincimento dell'artista toscana, tutti possano "ammirare la grandezza di Palmira".