L'aspinista lucchese Riccardo Bergamini ci riprova: per la quarta volta, il prossimo 11 settembre, un anno dopo aver salito il Cho Oyu dal versante tibetano, tornerà in Himalaya per tentare la scalata del monte Manaslu (8163 metri), l’ottava montagna più alta del mondo.
Il monte si trova a circa 100 chilometri da Katmandu e fa parte della catena himalayana dei Mansiri Himal, caratterizzata per gli enormi dislivelli, con cime che passano velocemente dai mille agli oltre ottomila metri di altezza. In particolare l'alpinista tenterà la via aperta da una spedizione giapponese del '56. Il monte è conosciuto anche come Kutang e in sanscrito si chiamava Manasa, la montagna dello spirito.
“Sarà una nuova avventura - afferma Bergamini –. Ritengo di essere già fortunato ad avere la salute per provarci e se l’obiettivo é certamente il raggiungimento della vetta, credo fortemente che la montagna non sia una mera gara sportiva, quindi prima di tutto divertirsi e godersi il bellissimo trekking di avvicinamento e poi tentare la salita alla montagna stessa”.
Riccardo Bergamini è salito lo scorso anno sul monte Cho Oyu in compagnia di Mario Monaco, alpinista scomparso a maggio mentre stava salendo la parete Ovest del Charbonnel, stabilendo un primato personale e per il CAI Lucca. La spedizione organizzata dall’Agenzia lucchese di Filippo Gamba “Avalco Travel”, avrà una durata di 42 giorni ed é patrocinata proprio dal CAI di Lucca. “La mia famiglia mi sostiene e mi da la forza per salire”, ha affermato ancora Riccardo Bergamini, felicemente sposato e padre di 7 bambini. Per gli appassionati di alpinismo è possibile seguire l’impresa sulla pagina facebook dell’alpinista a questo indirizzo: https://www.facebook.com/riccardo.bergamini.169