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Benvenuto Fico Secco: alla scoperta degli antichi sapori a Carmignano

Domenica 21 ottobre al via la vendita ufficiale della produzione 2018 di una tipicità del territorio: il fico secco

/ Redazione
Mar 16 Ottobre, 2018

I fichi secchi di Carmignano, sono una produzione di nicchia ma annoverata tra i 455 prodotti tipici tutelati dalla Regione Toscana.
Si tratta di una coltura limitata, rara in Italia ed unica in Toscana, grazie alla particolare tecnica di lavorazione, tutta carmignanese, che utilizza metodologie non invasive ed in pieno rispetto con l’ambiente, si effettuata in modo tradizionale.

Alla fine dell’estate, i fichi vengono raccolti e divisi in due parti in modo da formare un otto, poi messi su delle stuoie di canne dove gli viene fatto respirare lo zolfo ed infine vengono esposti al sole per essiccare.
Terminata l’essiccatura vengono posti in cantina per la brucatura. I fichi secchi a questo punto hanno acquisito il tipico colore bianco, la morbidezza derivata dall’esposizione allo zolfo e la caratteristica bruma, ovvero lo strato zuccherino che li riveste sposandosi perfettamente con le puntine di anice inserite in mezzo alle “picce”.

Il fico è stato per millenni alla base dell’alimentazione contadina come prodotto secco. In questo modo si prolungava il suo consumo per tutto l’inverno fino alla primavera successiva.

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Attualmente a Carmignano, vengono prodotti, nelle 17 aziende agricole che fanno parte dell’Associazione, che raggruppa i produttori, circa 12 – 14 quintali di fichi secchi all’anno. Per una produzione sana e di qualità, i produttori di fichi secchi si sono muniti di un disciplinare di produzione, in cui vengono indicate le principali fasi della lavorazione del fico.

Per celebrare “il fico secco” domenica 21 ottobre, in Piazza Vittorio Emanuele a Carmignano, saranno allestiti degli stand con i produttori che saranno affiancati da altre eccellenze locali come l’olio, il miele e altre tipicità. L’iniziativa “Benvenuto Fico Secco” si ripete tutti gli anni a Carmignano e segna l’inizio ufficiale della vendita del nuovo prodotto.

In passato fare “le nozze coi fichi secchi” era sinonimo di penuria e povertà. Carmignano, con i suoi fichi secchi, smentisce questo noto detto popolare, per la ricchezza di bontà e tradizione di cui sono testimoni, tanto da essere  riconosciuto dallo Slow Food come presidio di qualità da salvaguardare e valorizzare.

 

[Photo Credits: Siro Petracchi]