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Bellissima, di Alessandro Capitani, trionfa al Valdarno Cinema Fedic

Il giovane regista toscano ha saputo condensare, in dieci minuti di grande cinema, un messaggio forte contro gli stereotipi sulla bellezza femminile

/ Elisabetta Vagaggini
Lun 9 Maggio, 2016
Bellissima, di Alessandro Capitani

E' il film Bellissima di Alessandro Capitani ad aggiudicarsi il Premio Marzocco al Valdarno Cinema Fedic 2016. Il giovane regista toscano, di Orbetello, già vincitore ai David di Donatello per il Miglior Corto, ha saputo conquistare anche la giuria del festival della Federazione Italiana Cineclub, composta da Marco Martani, Giulio Scarpati e Boris Sollazzo. In particolare nel film, la giuria ha individuato "il rigore e la fluidità della scrittura unita a una capacità di narrazione per immagini, essenziale ma efficace, gestita perfettamente nei ritmi, nei movimenti di macchina e nella valorizzazione degli attori".

Nel corto, di dieci minuti, l'attrice Giusy Lodi, che al festival si aggiudica il premio Giglio fiorentino d'argento alla migliore interpretazione femminile, mette in campo una serie di registri,  dal dramma di chi vive intrappolato dai chili di troppo, in una società che vuole le donne sempre più esili e efebiche, alla disperazione, fino alla capacità di sorridere alla vita e ad un nuovo possibile amore, perché, ovviamente, la felicità è una condizione che non dipende dalla bilancia. Il film riesce quindi a condensare un messaggio forte, immagini e regia di qualità, intrepretazioni ottime. Anche quella maschile, di Emanule Vicorito, che si aggiudica il premio per il migliore attore.

Ma al festival sono stati tanti i riconoscimenti attribuiti: dal Premio Amedeo Fabbri al miglior corto, andato a La macchina americana, di Alessandro Spada, al premio Luciano Becattini al miglior documentario andato a Mare Nostro, di Andrea Gadaleta Caldarola, al Giglio fiorentino d'argento al film Oro viola, di Franco Fais.

Il Premio Fedic per il miglior film prodtoto da un autore Fedic è stato attribuito al film SK-Sonderkommando, di Nicole Ragone, per il  "coraggio di una visione diversa e dolorosa della quotidianità e della banalità del male. Attraverso una regia sapiente indaga negli occhi e nell’abisso dei condannati all’orrore".  

Il premio dello sponsor del festival, la Banca del Valdarno, andato all'opera che meglio evidenza i valori della cooperazione e della solidarietà: La notte non fa pià paura, di Marco Cassini, un film che "non si accontenta di mostrare la crudeltà del destino degli ultimi, ma preferisce guardare alla solidarietà e la speranza". Il premio A.N.P.I che invece viene assegnato a quell'opera che interpreta e rappresenta i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana, ha visto vincere Il sarto dei Tedeschi, il film di Antonio Losito.

Premio “Franco Basaglia”, infine, attribuito alle opere che affrontano le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo, al film Incontri al mercato, di Dario Alberini.  "Abbiamo voluto premiare - ha scritto la giuria - un film che ci porta dentro vite forse marginali socialmente ma non per questo meno importanti e attraenti".