Avere 21 anni ed essere scelta tra 800 ballerini da tutto il mondo. Si è realizzato il sogno di una vita per la giovanissima ballerina originaria di Colle Val d’Elsa Beatrice Cardone. Il “cigno” toscano è stato infatti scelto dal Ballet National di Marsiglia per una tourneé internazionale che la porterà a danzare sui palcoscenici di tutto il mondo.
Beatrice quando è nata la tua passione per la danza?
È stata mia mamma che quando ero piccola mi ha fatto entrare nel mondo della danza. Quando avevo sette anni mi ha portata in una scuola di Colle Val d’Elsa “Artedanza” diretta da Maurizia Montagnani in cui insegnava Simona Bernardi. Poi a undici anni ho fatto uno stage estivo alla Scuola del Balletto di Toscana, i maestri mi notarono e mi chiesero se avevo la possibilità di andare a studiare a Firenze. Aiutata dai miei genitori il primo anno andavo una volta alla settimana, poi sempre più spesso fino ad arrivare al quarto anno in cui ci andavo tutti i giorni. È stato allora che ho iniziato a sentire che stava diventando una cosa diversa da un semplice hobby e che poteva essere un sogno realizzabile.
Com’è la vita di una ballerina? Si devono fare tante rinunce?
I sacrifici da fare sono tanti come in tutti gli sport fatti a livello professionale. Per esempio se le mie amiche fanno una serata in più io devo dire di no perché essendo una disciplina in cui si usa il corpo, se mi stanco più del dovuto il giorno dopo rendo peggio nella giornata di allenamento.
Come sei arrivata al Ballet National di Marsiglia?
Nel settembre del 2015 uno dei miei maestri Eugenio Buratti ha dato vita a “Dancer at Work” un coaching all’avviamento professionale. Il corso è stato creato al fine di preparare 14 elementi per poter entrare in alcune compagnie europee. Io ho fatto tre audizioni, una ad Hannover in Germania, la seconda ad Innsbruck e poi sono arriva a Marsiglia e mi hanno presa.
Come si è svolta l’audizione?
Era divisa in due giornate, la prima era una lezione di classico di due ore circa dove facevano una prima scrematura. Il secondo giorno chi era stato selezionato, si chiama “Call Back”, ha dovuto fare un’altra lezione di classico con un’altra scrematura. Poi c’era un parte in cui insegnavano il repertorio contemporaneo della scuola di Marsiglia e anche lì selezionavano. Dopo hanno fatto mettere le punte alle donne e ci hanno chiesto il cigno nero del Lago dei cigni. In tutto abbiamo iniziato alle dieci e abbiamo finito alle otto di sera. È stato pesante sia a livello fisico che psicologico. Alla fine hanno dato cinque contratti a tre uomini e a due donne tra cui c’ero anch’io!
Passerai l’estate ad allenarti?
Per agosto siamo libere, ho un mese per riposarmi, poi il primo di settembre ricominciamo ad allenarci. Il Ballet National di Marsiglia ha organizzato varie tappe, in ogni tappa ci sarà un programma diverso, non c’è uno spettacolo unico ma vari balletti. Mi hanno chiesto di fare il passaporto che non avevo perché viaggeremo in tutto il mondo. Nella compagnia ci sono tanti italiani, francesi, giapponesi, cinesi, portoghesi, si respira un’aria di apertura, sono tutti molto gentili e mi sono trovata molto bene con loro. Sono tanto emozionata, è un sogno che è diventato realtà anche se sempre con grosse salite, perché quello della danza è un mondo difficile.
Cosa ti piace di più della danza?
Quando sto sul palco e ballo. Dietro le quinte ho sempre l’ansia da prestazione ma quando entro in scena si trasforma in puro divertimento, talmente tanto che il tempo passa in maniera fulminea. Quando finisce spesso mi chiedo: Ma è già finito? Quasi, quasi ci starei un altro po’ su questo palco…
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Attualità/ARTICOLO
Beatrice Cardone da Colle Val d’Elsa al Ballet National di Marsiglia
La giovanissima ballerina toscana è stata scelta su 800 candidati sotto la direzione del maestro russo Victor Litvinov

Beatrice Cardone