Made in Toscana/ARTICOLO

Basta campanili, ora c'è l'area vastaLe associazioni cambiano pelle

La crisi e le trasformazioni politiche spingono Confindustria, Confcommercio e Confesercenti ad accorpare e semplificare i servizi. Le macro-zone vanno per la maggiore

/ Redazione
Mer 9 Luglio, 2014
Confindustria

Sono tempi di grandi cambiamenti per le associazioni di categorie: Confcommercio, Confesercenti e Confindustria. La crisi e le trasformazioni politiche inducono ad abbondonare il campanile e a scegliere l'accorpamento in macro-aree così come indicato nel Patto per lo sviluppo locale dalla Regione Toscana: metropolitana (Firenze, Prato e Pistoia), nord-occidentale (Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno), centro-meridionale (Arezzo, Grosseto e Siena). Cambia poi la geografia delle scelte in base agli indirizzi delle singole associazioni di categoria.

Il progetto di Confcommercio è di passare dalla 10 province tradizionali alle cinque grandi zone di Lucca-Massa Carrara, Firenze-Prato-Pistoia, Pisa-Livorno, Siena-Grosseto e Arezzo. La prima unione interprovinciale è operativa dal 23 giugno scorso, mentre la seconda sulla piana dovrebbe arrivare a breve.

Per quanto riguarda Confesercenti, è stata creata già tre anni fa la prima macrozona che mette insieme la Versilia e le province di Pisa, Massa Carrara e Livorno, e che ha preso il nome di Confesercenti Toscana Nord. Le altre dovrebbe seguire entro poco tempo.

Più complessa la situazione di Confindustria dove in alcuni casi le polemiche hanno preso il soppravvento fino alla creazione di una macroarea di Pistoia e Prato che ha preferito unirsi a Lucca invece che a Firenze. Il capoluogo di regione dovrebbe fondersi con Pisa, Livorno e Massa Carrara, mentre a sud va a gonfie vele l'intesa tra Arezzo, Siena e Grosseto.