In periodi di crisi come questo sono moltissimi i cittadini che non possono contare sui propri risparmi per effettuare acquisti di grande portata. La soluzione più semplice e veloce, specie se si tratta di spese impreviste, è quella di richiedere un finanziamento agli istituti di credito. Farlo, d’altronde, è facile, vista la possibilità di mettere i prestiti delle diverse banche a confronto per scegliere quello che più rispecchia le proprie esigenze.
Nei primi tre mesi di quest’anno UniCredit ha erogato più di 1 milione di euro di prestiti solo in Toscana, attraverso le richieste che i consumatori privati hanno inoltrato dai canali alternativi agli sportelli bancari. Un risultato che testimonia il successo della cosiddetta “banca digitale”, dotata di servizi di direct, mobile e home banking, presso un numero crescente di utenti, grazie a caratteristiche come la comodità e la flessibilità.
Come sostiene UniCredit, a dimostrarsi particolarmente ricettive nei confronti dei servizi bancari erogati attraverso canali digitali sono state Firenze e provincia, tant’è che proprio qui avrà luogo il secondo dei due incontri formativi (il primo si è tenuto il 10 giugno, mentre l’ultimo è previsto per il 24) organizzati dall’istituto sul tema della banca digitale, con un focus sull’aspetto del mobile banking.
Considerando i numeri, non c’è da stupirsi che per questa finalità la scelta sia ricaduta sul capoluogo toscano. Nella provincia di Firenze, infatti, i clienti dell’istituto che utilizzano i servizi di direct banking multicanale sono più di 40 mila e possono disporre attualmente di 85 sportelli bancomat, di cui ben 39 svolgono anche funzioni “evolute” come il versamento di assegni o di contanti. Infine, sono 55 le postazioni, sparse per la provincia, che consentono ai clienti di accedere ai servizi di home banking anche se lontani da casa.
Dati che, vista l’adesione da parte dei toscani, potrebbero essere destinati a un’ulteriore crescita, andando così ad aumentare anche quelli che sono gli importi del digital banking italiano di UniCredit, già elevati. Nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, il gruppo ha registrato un numero di operazioni effettuate tramite canali alternativi ben superiori rispetto a quelle disposte dallo sportello (oltre il 64% dei versamenti di assegni e contanti sul conto corrente, l’83,1% dei pagamenti e il 92,3% dei prelievi).