Riapre le sue porte e torna a mostrare al pubblico i suoi antichi e bellissimi affreschi attribuibili a Biagio D'Antonio Tucci, la quattrocentesca Cappella del Crocifisso in località Baroncelli a Bagno a Ripoli (Firenze). Il tabernacolo, completamente restaurato sia sotto il profilo strutturale che pittorico, è stato appena inaugurato dopo circa quattro anni di lavoro. Una ristrutturazione, del valore di oltre 50mila euro, resa possibile grazie all'impegno dei cittadini riuniti nel Comitato per il Restauro della Cappellina Baroncelli, nato appositamente nel 2007 per riportare in vita il piccolo Oratorio quattrocentesco.
All'inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini insieme al vicesindaco Ilaria Belli e all'assessore Annalisa Massari; il presidente del Consiglio regionale della Toscana e presidente dell'associazione Amici dei Musei e dei Monumenti fiorentini Eugenio Giani, la presidente del Comitato Giuliana Righi, l'alta sorveglianza della Soprintendenza fiorentina Emanuele Masiello e Maria Pia Zaccheddu, la storica dell'arte Roberta Bartoli.
L'Oratorio, un quadrilatero con copertura a capanna e una piccola finestra circolare sopra al portoncino di ingresso, viene fatto realizzare da committenti ancora sconosciuti intorno al XV secolo, sulla scia dell'usanza, molto capillare sul territorio intorno a Firenze, di innalzare tabernacoli e cappelle dove viandanti e pellegrini potessero sostare a pregare e come segno di affermazione della fede della comunità locale. Come molti altri sul suolo ripolese, testimonia la devozione tipica a Cristo crocifisso, rappresentato nella nicchia che sovrasta la mensa d'altare in pietra. La Cappella sorge in uno dei luoghi panoramici più affascinanti del territorio, vicino alla chiesa romanica di San Tommaso, ed oggi ha di lato il cimitero. La prima testimonianza della sua presenza si rintraccia nelle Piante dei Capitani di parte Guelfa del XVI secolo.
Lasciata in stato di abbandono da decenni, nel giugno del 2008 la Cappella viene donata dalle proprietarie, le sorelle Turini, alla parrocchia di Santa Maria a Quarto, che oggi l'ha ceduta a sua volta al Comune di Bagno a Ripoli. L'anno precedente, nel 2007, un gruppo di cittadini aveva costituto il Comitato per il recupero della Cappellina di Baroncelli, che mediante l'organizzazione di eventi culturali, insieme all'amministrazione comunale e agli Amici dei Musei, prima sostiene il passaggio di proprietà e successivamente si interessa del progetto di restauro ottenendo il via libera della Sovrintendenza.
Inizia così la ricerca delle risorse necessarie. Ai numerosi sponsor, enti, associazioni, compagnie culturali, istituzioni politiche e religiose, si aggiungono i fondi raccolti con spettacoli conferenze e concerti organizzati dal Comitato, durante i quali molti professionisti di esibiscono a titolo gratuito.
Nel corso del restauro nasce l'ipotesi, poi confermata dai maggiori esperti della materia, che l'affresco che decora le pareti interne dell'Oratorio sia da attribuire alla mano di Biagio D'Antonio Tucci, pittore fiorentino vissuto tra le metà del '400 e il primo decennio del '500, allievo del Verrocchio. Sarebbe lui l'autore della Crocifissione raffigurata sulla nicchia centinata sopra la mensa d'altare. Il restauro dell'affresco, l'elemento più prezioso della Cappella, inizia nel 2016 ed è realizzato dalla restauratrice Daniela Dini con la supervisione della Soprintendenza che aveva già provveduto alla messa in sicurezza dell'opera mediante fondi del Ministero.