Baby blues, ecco il test per prevenirlo

Una neomamma su 10 si ammala di depressione. Lo rivela uno studio dell’Università di Pisa, che ha raccolto i dati su oltre un migliaio di donne. Il periodo più a rischio è il primo anno di vita del bebè, ma spesso e volentieri il baby blues si manifesta già durante la gravidanza. 

“Succede a due donne su 100 – racconta Mauro Mauri, coordinatore dello studio e psichiatra all’Università di Pisa – soprattutto se poco supportate dall’ambiente in cui vivono, con un lavoro precario, ansiose o reduci da un precedente episodio depressivo”.

Come uscirne? La parte più difficile sta nel riconoscere il problema. E qui entrano in gioco familiari e persone vicine alla neomamma, che dovrebbero drizzare le antenne di fronte ad alcuni segnali, come insonnia, crisi di pianto, apatia, inquietudine. Ma il baby blues si può individuare anche con alcuni test appositi. “Consultori e ginecologi – continua Mauri – dovrebbero sottoporre periodicamente le donne in stato interessante e le neomadri ai test studiati per individuare la depressione post-parto”.