Per crescere bisogna prima investire. Lo sa bene chi sta alla guida di Azimut Benetti, il colosso viareggino che produce yacht di lusso. Tanto che nel triennio 2016-2019 oltre 100 milioni di euro saranno dedicati a ricerca e sviluppo. A confermarlo è lo stesso amministratore delegato della società, Vincenzo Poerio, commentando i dati sulla produzione del 2016 che è stato superiore ai 700 milioni di euro.
Nel 2016 la sola divisione Azimut Yachts, ha registrato una raccolta ordini per 221 milioni (+15% in un anno), e oggi punta sui nuovi mercati: "Abbiamo il mondo diviso in 7-8 aree - e in ogni area cerchiamo di trovare clienti - ha spiegato Poerio. Non è facile, costruiamo prodotti da 8,7 milioni di euro in su, quindi bisogna cercare persone che hanno mediamente una ricchezza abbastanza alta".
Per gli affari realizzati in Medio Oriente e Russia Azimut Benetti si è avvalsa dei servizi di garanzia creditizia offerti da Sace (Gruppo Cdp). "Quest'anno siamo arrivati a circa 40 milioni di euro garantiti da Sace, su un totale di 80 milioni", spiega l'amministratore delegato, ricordando che "avendo spesso a che fare con persone che hanno capitali immobilizzati, con investimenti in corso o grossi impegni finanziari per attività che riguardano la propria impresa, il fatto di garantire credito a chi acquista i nostri prodotti ci permette di avere più agevolazioni nei pagamenti verso di noi. Questo lo abbiamo fatto con Sace, in passato e ancora oggi", dice.
"Ancora "non abbiamo mai avuto invece altri tipi di rapporti per investimenti all'estero, ma ci auguriamo che in futuro le cose possano cambiare", ad esempio per nuove operazioni in un'area rischiosa come l'Africa, dove Sace potrebbe aiutare tantissimo".