Cultura/ARTICOLO

Arte: Percorsi di meraviglia Le opere restaurate del Bargello

Dal 23 marzo al 18 agosto una mostra deedicata ai capolavori restaurati di recente

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Si intitola "Percorsi di meraviglia" la mostra che si aprirà il 23 marzo al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, dedicata ad alcuni importanti restauri recentemente conclusi sulle opere conservate nel museo stesso, grazie alla collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure e dei “Friends of Florence”.
La prima sala della mostra accoglie il grande arazzo franco-fiammingo della Collezione Carrand,
realizzato verso il 1480 dalla Manifattura di Tournai, imponente per dimensioni e spettacolare sia per la cromia che per la vivacità narrativa. Il suo cartone è attribuito al Maestro di Coetivy - miniaturista, pittore, disegnatore di vetrate – e rappresenta l’Assalto finale a Gerusalemme da parte di Vespasiano e Tito nel 70 d.C., narrato da Giuseppe Flavio nel De bello iudaico. L’arazzo, di dimensioni monumentali - oltre 4 metri per 4 -  è stato sottoposto, a partire dal 2008, a un complesso intervento di restauro affidato all’Opificio delle Pietre Dure, sotto la direzione di Clarice Innocenti.

Sono esposte nell’occasione, a diretto confronto, quattro Valve di specchio in avorio, di arte francese del Trecento, appartenenti alle collezioni del Bargello, che presentano notevoli affinità compositive con le scene raffigurate nell’arazzo. Un video, realizzato a cura dell’Opificio delle Pietre Dure, presenta al pubblico le fasi più interessanti del restauro e la tecnica esecutiva dell’opera. Pannelli e apparati didattici consentono ai visitatori di apprezzare l’opera nei suoi diversi aspetti e l’intervento conservativo, eseguito con le metodologie più moderne, ma accompagnato anche da una grande esperienza e perizia artigianale ereditata dalla tradizione. 

Le pareti laterali della sala presentano una selezione di oreficerie e smalti, di grande varietà e di grande pregio artistico, appartenenti alle collezioni del Bargello,
che lo stesso Opificio ha di recente restaurato: nell’ottica sia della valorizzazione delle straordinarie raccolte di arti applicate delle collezioni del museo, non sufficientemente note al grande pubblico; sia come testimonianza dell’indispensabile ruolo che l’Opificio svolge nei confronti della conservazione del patrimonio museale fiorentino, in tutte le tipologie artistiche.
La seconda sala della mostra è invece dedicata interamente alla presentazione del restauro del grande altorilievo in terracotta policroma di Dello Delli, raffigurante La Madonna in trono col Bambino ed angeli (1420 circa), finanziato dai “Friends of Florence” ed eseguito dallo Studio di restauro di Anna Monti, nel corso degli ultimi due anni. Si tratta di uno dei maestri più misteriosi e affascinanti del primo Quattrocento e l’opera assume un particolare significato e un particolare interesse in relazione alla mostra dedicata alla scultura del Rinascimento, che si svolge attualmente a Palazzo Strozzi e in autunno al Louvre. Nella sala, pannelli esplicativi e un video, realizzato a cura dei “Friends of Florence”, illustreranno ai visitatori la storia dell’opera e tutte le fasi del suo restauro.