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Arrivano 470 milioni per il creditoIntesa con le banche toscane

Da settembre arrivano fondi di garanzia, finanziamenti a tasso agevolato, prestiti ponte, mutui in oro e argento. E' il quarto accordo dal 2008 ad oggi. Il nuovo gestore è costituito da FidiToscana, Artigiancredito, Artigiancasa, Toscana Muove

/ Redazione
Mer 23 Luglio, 2014
soldi

Da settembre le banche toscane metteranno 470 milioni a disposizione delle micro, piccole e medie imprese. Cambia il soggetto gestore formato da FidiToscana, Artigiancredito, Artigiancassa, RTI (Toscana Muove). E' la quarta intesa messa in piedi dal 2008 a oggi. "A rendere necessario un nuovo protocollo d'intesa - spiega l'assessore regionale alle attivtà produttive, credito e lavoro Gianfranco Simoncini - è prima di tutto la modifica degli strumenti di garanzia e a sostegno di liquidità e investimenti delle imprese, che oggi ripartono su nuove basi, dopo l'ingresso del nuovo gestore”.

Il nuovo fondo di garanzia è rivolto a tre sezioni: investimenti, liquidità, imprenditoria giovanile e femminile (Fare impresa, misura di Giovanisì). Le risorse previste: 10,3 milioni per la sezione garanzia per investimenti, di cui 3 milioni dedicati al sostegno delle emissioni di minibond da parte delle pmi toscane; 4,3 milioni per la sezione liquidità che riguarda anche operazioni in oro e argento; 6,3 milioni a favore di start up e nuove imprese femminili e giovanili.

Ci sono poi finanziamenti a tasso agevolato e di ingegneria finanziaria: il Fondo unico rotativo per prestiti (Furp), il Fondo unico rotativo turismo e commercio. Dal primo settembre le imprese dei settori artigianato e le cooperative potranno presentare le domande per il Furp. Per le imprese industriali, l'apertura del fondo è condizionata ai rientri di risorse da parte delle imprese che ne hanno usufruito in passato.

Altro strumento finanziario sono i prestiti ponte, che sono fondi rotativi, bandi per aiuti per l'innovazione, start up innovative, creazione d'impresa. In questo caso le banche si impegnano a facilitare il rilascio, su richiesta dell'impresa, della fidejussione necessaria a chiedere alla Regione l'erogazione in conto anticipo.

Ci sono, infine, i mutui in oro e argento. Per ottenere la garanzia regionale per operazioni in oro e argento: prestiti d'uso e mutui in oro-argento, le imprese del settore orafo dovranno aumentare l'occupazione a due anni dal finanziamento in metallo, previo accordo sindacale.