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Arriva la ricetta elettronica anche in Toscana: ecco cosa cambia

Il medico farà le prescrizioni per via telematica e consegnerà al paziente un promemoria con cui acquistare le medicine non solo nella propria regione ma in tutta Italia

/ Redazione
Ven 4 Marzo, 2016

Addio alla vecchia ricetta del medico, dal 1° marzo anche in Toscana è arrivata la ricetta elettronica. Le prescrizioni mediche saranno effettuate solo per via telematica e il medico consegnerà al paziente un foglietto bianco – il promemoria – da mostrare al farmacista con tutti i dati utili, nel caso in cui ci fossero problemi di connessione internet oppure il sistema centrale fosse fuori uso.

La vera novità sarà la circolarità della ricetta elettronica: ovvero con il promemoria stampato dal medico ci si potrà presentare non solo nelle farmacie della propria regione ma in quelle di tutta Italia per acquistare quello che il dottore ha ordinato, da Trento a Palermo. Inoltre il paziente pagherà i farmaci quanto li pagherebbe nella propria regione, comprese eventuali esenzioni e sconti: tutte le farmacie infatti saranno collegate all’archivio del Ministero delle Finanze dove sono registrati i dati delle Regioni sulle fasce di reddito e le agevolazioni previste.

“Grazie al confronto e alla collaborazione tra Federfarma, Sogei e Regioni procede la diffusione della ricetta elettronica che - costituisce un grande passo avanti, con vantaggi sia per il cittadino sia per lo Stato – spiega Annarosa Racca, presidente nazionale di Federfarma – si risparmiano i costi della carta e della stampa delle ricette tradizionali. Si modernizza il sistema di registrazione delle ricette e di controllo della spesa farmaceutica. E adesso con la circolarità nazionale della ricetta elettronica, il cittadino che si muove per ragioni di studio, lavoro o turismo, potrà prelevare i farmaci in qualsiasi farmacia del territorio nazionale, con il ticket e le esenzioni previste nella regione in cui risiede''.

Il medico potrà comunque ancora prescrivere sul solito ricettario, rilasciando la ricetta cartacea (quella di colore rosso) e il cittadino potrà ovviamente continuare a utilizzarla per prelevare i farmaci, ma solo nella regione nelle cui liste è iscritto. Le ricette cartacee potranno ancora essere utilizzate in particolari circostanze, come le visite domiciliari