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Arriva “fund4art”: pubblico e privato a sostegno della cultura

Il Comune di Firenze e “fund4art” promettono di informare e formare gli operatori del settore sulla normativa in essere sulla defiscalizzazione del reddito d’impresa per coloro che investono sui beni culturali

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
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Trovare le risorse per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico italiano: è l’obiettivo che si sono posti il Comune di Firenze e “fund4art” (che tradotto vuol dire “risorse per l’arte”), il progetto creato da Francesca Merz e Mario Guglielminetti, operatori nel settore artistico-culturale italiano, che ha il patrocinio del Comune di Firenze. La presentazione si è tenuta in Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore alla cultura Sergio Givone, di Laura Longo - Servizio Musei Civici Fiorentini del Comune, del presidente e del vicepresidente di “fund4art” Francesca Merz e Mario Guglielminetti.
Partendo dalla necessità di creare una sinergia stabile e fruttuosa tra cultura e finanziamenti privati, il Comune di Firenze e “fund4art” promettono di informare e formare gli operatori del settore sulla normativa in essere sulla defiscalizzazione del reddito d’impresa per coloro che investono sui beni culturali (art. 38 del TUIR L. 342/2000). Un modo “smart” di finanziare l’arte e la cultura. La legge prevede, infatti, che “le erogazioni in denaro da parte di imprese (soggetti titolari di reddito: imprese individuali e società, enti non commerciali con reddito d’impresa) a favore del settore culturale e dello spettacolo, destinate agli Enti locali” siano soggette “alla piena deducibilità dal reddito d’impresa dell’intera somma erogata, imputandola a costo”, e quindi completamente detraibili dalle tasse (art. 38 - L. 342/2000 e dall’ art. 100 comma 2 del DLgs 917/1986). Il regime di defiscalizzazione integrale è stato confermato anche dall’ultima finanziaria L.201/2011, dove all’art. 42 “Misure per l’attrazione di capitali privati”, il comma 9 prevede che “le somme elargite da soggetti pubblici e privati vengono riassegnate direttamente al Ministero per i Beni e le Attività culturali con imputazione ai capitoli corrispondenti alla destinazione”.

“La cultura richiede investimenti - ha detto l’assessore Sergio Givone -. Oggi, però, il potere politico non può permetterseli perché non dispone delle risorse necessarie. C’è stato un tempo in cui la cultura fioriva naturalmente. Non possiamo più accettare che i poteri politico ed economico e il mecenatismo siano tutt’uno e rispondano allo stesso soggetto. Oggi la situazione è ben diversa, i tre soggetti sono separati, spesso in situazione conflittuale”. “Quello che si dimentica e che invece ‘fun4art’ ricorda e si propone di intermediare - spiega Givone - è che c’è il decreto legge numero 917 del 1986 che prevede una completa defiscalizzazione dei redditi d’impresa investiti sui beni culturali e nella creazione della cultura. Redditi che possono essere trasformati in costi, quindi totalmente defiscalizzati”. “Questo significa che abbiamo una leva importante per fare quello che riteniamo doveroso e produttivo da un punto vista economico e culturale e pochi sanno come stanno le cose. ‘Fund4art’ ci aiuta a ricordarlo”.

L’iniziativa è un’esigenza pensata per fare fronte alla costante mancanza di fondi per i settori dell’arte e della cultura ed è la prima iniziativa che, partendo da un’esigenza reale, coinvolge i settori pubblico e privato. Il Comune di Firenze ha già iniziato a dare risposte concrete per quanto riguarda la possibilità di attrarre capitali privati grazie ad un'operazione di informazione sulle modalità già disponibili per la defiscalizzazione integrale del reddito d'impresa per chi investe in cultura, come dimostra l’incontro organizzato il 9 marzo scorso dal titolo “Misure per attivare un’Economia della cultura: le erogazioni liberali ex art 38 L. 342/2000”, a cui ha fatto seguito lo scorso mese di maggio la partecipazione dell’Ente ad “Art&Tourism”. Entrambi gli interventi sono stati l'occasione per presentare e far conoscere la questione normativa a favore della defiscalizzazione dedicata ai titolari di reddito d'impresa (il famoso “Privato”) che vogliono investire in cultura ottenendone un indubbio vantaggio fiscale imputando le somme erogate a costo.

Parallelamente, "fund4art" crea una piattaforma, fundplace, dedicata alla cooperazione fra il patrimonio culturale e il settore imprenditoriale, in cui si offre la possibilità di mettere in rete i progetti da finanziare proposti dagli Enti, classificati per settore (restauro, conservazione, valorizzazione), per periodo di tempo, obiettivo, budget. Tramite un database ragionato di domande (richieste di interventi da parte di enti pubblici) e offerte (da parte di aziende e cittadini privati), visibile sul sito www.fund4art.it, si crea uno spazio che mette in relazione e crea comunicazione tra le aziende e gli enti pubblici. Una sinergia fruttuosa, avendo alla base un sistema per cui le erogazioni sono deducibili al 100%.
Nonostante questa legge, però, solo il 14% dei musei pubblici della Toscana ha usufruito finora dei finanziamenti da privati (dato risalente al 2006), contro il 55% dei musei di ente privato. Le erogazioni in denaro da parte di privati (cittadini o aziende) sono probabilmente poco diffuse perché scarsa è la loro conoscenza come strumento di agevolazione fiscale a favore delle attività culturali sia tra i cittadini stessi che tra gli operatori museali.

“Firenze e la Toscana sono l’esempio concreto di come scelte e strategie coniugate tra disponibilità economica e capacità di ‘visione’ del potere politico del passato - dice Laura Longo, coordinatrice del workshop “Misure per attivare un’Economia della cultura” - hanno posto al centro del capitale con cui costruivano e ostentavano il loro potere economico palazzi e chiese, monumenti all’arte e monumenti di conoscenza favorendo lo sviluppo della ricerca scientifica, utilizzando in modo armonico il paesaggio”. “Di fatto questa sapiente capacità, sedimentata nei secoli, di produrre e utilizzare un’Economia della Cultura ha dato vita ad un patrimonio immenso - continua Longo - un unicum con ben sei siti inseriti dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità che vede decine di milioni di visitatori ogni anno affollare musei, chiese, parchi archeologici, etc. Il patrimonio culturale e le industrie creative che lo sostengono rappresentano uno dei più grandi settori industriali dell’economia europea, ricoprendo il terzo posto tra quelli che producono 2,5 % di Pil e il 5,6% degli occupati”.

“Dal 2000, anno di nascita della legge, questa è l’occasione buona per renderla davvero operativa”, affermano Francesca Merz e Mario Guglielminetti. In questi 12 anni il mestiere di chi cerca di fare arte e promuovere cultura è cambiato, ed occorre prenderne atto, non bastano più un buon progetto culturale e solide basi scientifiche, è ora necessario, parallelamente, trovare anche una base economica per finanziare il progetto. Appare quindi lampante l’attualità di questa legge, la cui importanza è stata sottovalutata per la mancanza di una corretta divulgazione”. “Serve un’intermediazione che spieghi alle aziende come fare e cosa finanziare - aggiungono -, mettendo in rete le proposte dei beni da tutelare, ricordando scadenze e semplificando l’iter burocratico. ‘fund4art’ lavora per questo”.

Il primo step del progetto “fund4art” sarà la creazione del database, a disposizione di tutti gli enti pubblici e del tessuto imprenditoriale, attraverso l'inserimento dei dati sul sito on line, mentre la seconda fase del progetto, coordinata dal Comune di Firenze Direzione Cultura Turismo Sport insieme a ‘fund4art’, prevede l’organizzazione di workshop di aggiornamento a scopo informativo e formativo sulle erogazioni liberali. Si svolgerà presso le Murate a Firenze da gennaio 2013, un vero mini corso per addetti ai lavori, che si svilupperà in due giorni. A marzo, poi, verrà programmata una fitta agenda di ‘faccia a faccia’ tra gli enti che presentano propri progetti (precedentemente inseriti nel database) e soggetti finanziatori interessati (che avranno già potuto studiare i progetti sul database.

Poichè “fund4art” ha come visione strategica delle sue attività la responsabilità culturale, quale orizzonte che consente di scegliere il Patrimonio culturale come punto d’incontro per tutti, il progetto si apre al cittadino con due focus l’anno, passibili di finanziamento da parte dei singoli privati. Tutti potranno quindi sostenere la conservazione e valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali, rafforzandone il valore sociale.
“Fund4art” offrirà gratuitamente il servizio di base, che mette in contatto la domanda di finanziamento con l’offerta a finanziare. La sinergia tra Direzione Cultura Turismo e Sport del Comune di Firenze e "fund4art" permetterà di sviluppare tra gli stakeholders - Enti locali e Imprenditori - la conoscenza di uno strumento legislativo ad hoc che è già è disponibile oggi.
Lo scopo è quello di incrementare gli investimenti nel patrimonio culturale, migliorare le opportunità di deduzione fiscale integrale per i donatori dall’imponibile, promuovere l’immagine e il business dei donatori attraverso i beni culturali, includendo le erogazioni liberali a favore del patrimonio culturale nel bilancio sociale, sviluppando una comunità multilivello di sostegno ai beni culturali, integrando diversi eventi di promozione territoriali (fiere, congressi, mostre) e inserendo in un unico database i progetti dedicati al patrimonio culturale di un territorio.

Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.fund4art.it oppure contattare il Servizio Musei Civici Fiorentini www.museicivicifiornetini.it

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