Ambiente/ARTICOLO

Arpat: bene l'aria, male l'acqua

A Firenze, Prato e Pistoia migliorano le Pm10

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
"Per le Pm10, nel 2008 è stata registrata una situazione stazionaria: al momento stiamo riscontrando lievi tendenze al miglioramento per quanto riguarda i dati relativi all'anno appena passato". Lo ha detto Stefano Rossi, responsabile Infrastrutture dell'Arpat, illustrando la relazione sullo stato dell'ambiente nelle province di Firenze, Prato e Pistoia per l'anno 2008 insieme alla direttrice generale dell'ente, Sonia Cantoni.
In base all'indagine, nella quale si descrive "un trend netto verso il miglioramento della qualità dell'aria", definisce comunque "problematica, anche nelle previsioni a medio termine", la questione delle Pm10 nell'area presa delle tre province.
Peggiora, sempre secondo lo studio, "la qualità delle acque destinate alla potabilizzazione, ambito nel quale i punti dai quali l'acqua viene prelevata "risultano nell'85% dei casi nella classe di qualità idrica più scadente". Quanto all'aspetto dell'inquinamento acustico, i dati evidenziano come a Firenze il 31% della popolazione sia esposta a livelli medio alti di rumore nel periodo diurno, percentuale che sale a 43% durante la notte.
Causa preponderante di questo tipo di inquinamento, in base alla ricerca, sarebbe "il traffico veicolare". Positivi, invece, i dati relativi alla produzione di rifiuti: "dal 2007 - spiega il documento - è infatti in corso una diminuzione" mentre al contempo è salita, sempre dal 2007 a 2008 del 3% la raccolta differenziata, che si attesta a quota 36%".
"Un impatto consistente sull'ambiente" è infine causato, "in particolare nella provincia di Firenze", da oltre 10 anni di cantierizzazione di grandi opere infrastrutturali di rilevanza nazionale, con realizzazione di gallerie, interferenza con corsi d'acqua, produzione di polveri ed emissioni legate al transito di mezzi, rumore e produzione di terre di scavo e rifiuti".

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