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Arcipelago toscano sorvegliato. Da Pianosa parte la dorsale wireless

La rete video - da Giannutri a Gorgona - "collegherà" tutto l’Arcipelago per il controllo degli illeciti e lo studio della biodiversità

/ Redazione
Lun 3 Agosto, 2015
Arcipelago Toscano

Da Portoferraio sarà possibile puntare gli occhi su Gorgona e Giannutri ed intervenire in pochi minuti per evitare danni ambientali all'ecosistema dell'Aricpelago Toscano. Non è il teletrasporto, ma una rete wirelss di videosorveglianza quella inaugurata alla sede del Parco dell'Arcipelago Toscano all'Enfola, vicino Portoferraio, che permetterà di avere sempre sotto controllo il mare che circonda le sette isole toscane, a partire dall'isola di Pianosa.

"Pianosa è l’isola sarà monitorata per prima - spiega il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri - non solo per l’importanza naturalistica e la delicatezza dei suoi equilibri naturali, ma perché più esposta ai casi di accesso illecito per bracconaggio o per il mancato rispetto delle regole di fruizione".

Da inizio agosto è infatti attiva all’isola d’Elba, all'interno della sede del Parco, la centrale operativa di gestione e monitoraggio del sistema di videosorveglianza dove potranno essere visionate “in live” e registrate le immagini delle postazioni di ripresa. Un'attrezzatura molto più complessa da collocare e gestire perchè posizionata in luoghi sprovvisti di illuminazione artificiale tanto che, come sottolineato dal progettista Angelo Carpani, "impianti di questa complessità non ne sono stati ancora realizzati in Italia".

Le postazioni di ripresa sono dotate di termocamere che sono in grado di rilevare un obiettivo fino a un km e mezzo e anche di notte; inoltre, in supporto alle camere, è stato necessario prevedere l’installazione di pannelli solari o di paline eoliche, con i relativi sistemi di accumulatori per permettere la continua ripresa.

La realizzazione del primo lotto di lavori ha previsto la realizzazione del sistema, sia a mare che a terra, su Pianosa, Montecristo e Giannutri. La seconda parte, in completamento, implementerà le termocamere presenti delle prime tre isole e si orienterà su Gorgona, Capraia, Elba e Giglio. Sono previste postazioni fisse e mobili che saranno posizionate al bisogno ed impostate anche per registrare eventuali atti vandalici a danno delle telecamere stesse.

 

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