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Archeologia: i sedimenti svelano la storia del porto sepolto di Pisa

L'antico porto utilizzato dai romani in poi è stato localizzato a sud della città, in una laguna collegata al mare

/ Redazione
Ven 24 Agosto, 2018

L'antico porto sepolto di Pisa è stato individuato e può svelare la sua lunga storia, che parte dagli antichi romani e dai ricchi traffici commerciali del Medioevo per arrivare alle gloriose battaglie della Repubblica marinara e al declino, dovuto all'azione dei fiumi che hanno ridisegnato il paesaggio e spostato la linea di costa a ovest.

Tutta la vicenda del Portus Pisanus riemerge dai sedimenti stessi che l'hanno sepolto, conservando come in una capsula del tempo i cambiamenti ambientali che ne hanno determinato l'evoluzione: ad analizzarli per la prima volta è un gruppo di ricerca italo-francese, che ha pubblicato uno studio sulla rivista Scientific Reports.

"Questa è la prima volta che dei dati del sottosuolo ci permettono di localizzare l'area in cui si trovava l'antico porto - spiega Monica Bini, geoarcheologa dell'Università di Pisa - le fonti storiche ne documentavano la presenza, e pure gli scavi dell'archeologa Marinella Pasquinucci avevano già riportato alla luce alcune strutture annesse, come i magazzini: quello che mancava, però, era la sua esatta ubicazione".

La soluzione è arrivata grazie all'analisi geomorfologica del territorio a sud di Pisa, culminata con un carotaggio che si è spinto fino a 9 metri di profondità: gli strati di sedimenti, che conservano microfossili e tracce di pollini antichi, hanno così raccontato ben 8mila anni di storia del territorio che ospitava l'antica zona portuale.
"Si trattava di un'insenatura naturale, una laguna con un'ampiezza di diversi chilometri e ben collegata al mare - precisa Veronica Rossi, geologa dell'Università di Bologna - era un luogo ideale per riparare le imbarcazioni e l'uomo non ha dovuto fare altro che adattarsi, senza apportare modifiche".

Col passare dei secoli, però, "i sedimenti depositati dai fiumi hanno spinto la linea di costa sempre più a ovest: l'accesso al mare si è ridotto e la laguna si è chiusa, diventando intorno al XVI secolo un lago costiero e poi una pianura alluvionale".