Si torna a parlare di alluvioni e messa in sicurezza delle città a Firenze, in occasione del Forum internazionale sul rischio, in programma quest'oggi in Palazzo Vecchio. All'iniziativa è intervenuto anche il primo cittadino Dario Nardella che ha ricordato come, per la storia di Firenze - "sia fondamentale investire sempre più attenzione e risorse alle politiche di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico". "Siamo siamo fortemente impegnati - ha continuato il sindaco - nella conservazione e preservazione dei beni culturali a rischio".
Quanto alla condizione dell'Arno, a 50 anni dalla tragica alluvione del 1966, Nardella ha ammesso che "non riusciremo mai ad annullare completamente il rischio, ma che tanto possiamo fare per ridurlo. Quindi - ha ribadito - dobbiamo impegnarci per completare le opere di mitigazione della forza del fiume nel caso di piena: nell'autunno 2015, grazie all'impegno del Governo Renzi, attraverso l'Unità di Missione per il rischio idrogeologico, sono stati stanziati 106 milioni per il completamento delle quattro casse di espansione a monte di Firenze e l'adeguamento dell'invaso di Levane. Dopo troppi anni in cui, a causa di una sottovalutazione del problema e di lentezza e goffaggine burocratica, finalmente siamo al lavoro per ridurre concretamente il rischio".