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Alluvione 1966, appello agli Angeli del Fango: "Tornate a Firenze"

Eccezionale raduno il 4 novembre in Palazzo Vecchio di tutti i volontari che - da ogni parte del mondo - contribuirono a salvare Firenze. L'appello a partecipare alle celebrazioni del 50esimo anniversario dell'alluvione e un invito ai fiorentini ad ospitare gli Angeli del Fango nelle loro case

/ Redazione
Mar 4 Ottobre, 2016
alluvione di Firenze

“Firenze è pronta ad abbracciare  i ragazzi e le ragazze del '66. Dobbiamo dire grazie ancora una volta a quelle migliaia di giovani che nei tragici giorni dell'alluvione giunsero da ogni parte del mondo e dell`Italia, portando con passione civile, sentimento, generosità e con coraggio commovente, aiuti alle popolazioni sommerse dall`acqua e dal fango”. Con questo appello agli Angeli del Fango di tutto il mondo a tornare a Firenze per il 50esimo anniversario dall’alluvione, il primo cittadino Dario Nardella ha presentato in Palazzo Vecchio le iniziative che la città dedicherà ai tragici eventi del 1966, nella settimana dal 2 al 6 novembre prossimi.

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Culmine degli appuntamenti sarà proprio il Raduno degli Angeli del Fango (4 novembre) nel Salone dei Cinquecento e – con l’occasione – il sindaco ha invitato i fiorentini ad aprire le proprie case per ospitare coloro che salvarono la città. Coloro che aiutarono i fiorentini a rialzare la testa, a reagire con forza e coraggio alla devastazione, alla morte ed al dolore.  “Vogliamo ricordarli e ringraziarli tutti per conservare le storie e la memoria di quell`evento che è parte della nostra identità” – ha detto Nardella ricordando poi – insieme ai rappresentanti di Governo, Regione, Comitato Firenze 2016 e Protezione Civile Nazionale - gli altri appuntamenti promossi a novembre, dalle iniziative sul piano nazionale di opere contro il dissesto idrogeologico, fino al vertice dei sindaci della grandi città ed alla giornata nazionale del volontariato di protezione civile (annullata dopo il terremoto del Centro Italia n.d.r).

Un grande impegno, quello dei volontari, sul quale ha posto l’accento anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni ricordando la straordinaria lezione di partecipazione civile degli Angeli del Fango. Proprio a loro ed al raduno del 4 novembre sarà dedicata una sezione sul sito www.toscana.firenze2016.it, uno spazio online pensato non solo per dare visibilità a celebrazioni e progetti legati all’anniversario dai fatti del 1966,  ma anche un luogo virtuale che diventi spazio attivo di scambio di buone pratiche ed esperienze.  

Proprio riguardo ai cantieri in atto per la messa in sicurezza delle città, Erasmo D’Angelis - responsabile della struttura governativa di missione contro il dissesto idrogeologico Italia Sicura -  ha spiegato che “il 2016 vede finalmente l'attuazione del vasto programma di interventi per la limitazione del rischio idraulico anche sull’asta principale dell’Arno con opere immaginate già dopo quell'alluvione. I lavori sono in corso ed altri sono in partenza – ha ribadito D’Angelis ricordando poi - che l'Arno oggi è un fiume, tra i pochi in Europa, interamente ripulito da scarichi fognari urbani”.

“L’anniversario potrà essere l’occasione per ricordare la grandissima mobilitazione mondiale che ci fu nel 1966 – ha infine chiosato l’ex sindaco di Firenze Mario Primicerio, vicepresidente del comitato Firenze 2016 – una mobilitazione che oggi, in un moderno sistema di protezione civile, sarebbe moltiplicata all’ennesima potenza, e per far fare alla città la pace col suo fiume. Tra Firenze e l’Arno – ha detto Primicerio - non c’è mai stato un rapporto di vera amicizia, ora forse potremo recuperare".