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Allergia ai pollini: scoperta a Pisa la causa dell'insorgenza precoce

Il ricercatore Franco Ruggiero è stato premiato al Congresso Internazionale in Aerobiologia perché è il primo ad aver osservato le particelle che trasportano le sostanze allergeniche disperse dai cipressi

/ Redazione
Lun 3 Settembre, 2018

Premio internazionale per il ricercatore dell'Università di Pisa che ha rivelato la causa dell’insorgenza precoce dell’allergia ai pollini. Franco Ruggiero, dottorando al dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, riceverà il riconoscimento al Congresso Internazionale in Aerobiologia per il suo studio sui pollini.

La ricerca, realizzata in collaborazione con il professore Gianni Bedini dell’Ateneo pisano, ha rivelato alcuni meccanismi che sono alla base dell’insorgenza, anche stagionalmente precoce, delle allergie.
L’indagine si è concentrata sui cipressi, che insieme ai ginepri e tassi, sono fra i principali responsabili di riniti ed attacchi di asma allergica in tutto il mondo. Ruggeri è riuscito a osservare per la prima volta direttamente nell’atmosfera gli ‘orbiculi’, cioè minuscoli vettori di sostanze allergeniche, con dimensioni tra 0.494 e 0.777 micron, e altre particelle sub-microniche ancora più piccole che i cipressi disperdono in concentrazioni otto volte maggiori rispetto ai “normali” e più grandi granuli pollinici.

Il procedimento è stato possibile grazie ad protocollo di campionamento che consiste nel raccogliere l’aria aspirata attraverso un campionatore (una sorta di aspirapolvere) su un vetrino analizzato poi con un microscopio “confocale” ancora più potente di quello ottico.
“La scoperta di queste particelle sub-microniche e nanometriche rilasciate in atmosfera, potrebbe quindi finalmente spiegare l’insorgenza delle pollinosi ancor prima del rilevamento degli stessi granuli pollinici mediante gli strumenti di campionamento ad oggi in uso, ma soprattutto, anche gli attacchi d’asma allergica – aggiunge Franco Ruggiero - infatti, le loro dimensioni permettono di permanere in atmosfera molto più a lungo rispetto ai granuli pollinici e una volta inalate, di raggiungere facilmente le vie aree respiratorie più profonde innescando immediate ed intense reazioni allergiche”.