Il festival Avamposti 2018 coinvolgerà dal 13 fino al 23 settembre luoghi particolari e suggestivi dell’area fiorentina, tra gli altri Palazzo Medici Riccardi, l’Anfiteatro di Villa Strozzi e il Cimitero degli Allori a Firenze, oltre al Teatro Manzoni, la Biblioteca Civica a Calenzano e il Teatro della Limonaia a Sesto Fiorentino.
Il tema scelto per questa edizione, “Oltrepassare i confini”, è declinato nelle sue molteplici accezioni. Inaugurano il festival giovedì 13 settembre Amanda Sandrelli ed Elena Arvigo con un omaggio a Franca Rame. Alle ore 21,30, nel Cortile di Michelozzo di Palazzo Medici Riccardi le due attrici presenteranno una lettura-primo studio di “Lo stupro” e “Medea”. “Lo Stupro” è il monologo che Franca Rame scrisse nel 1975 e poi portò coraggiosamente in scena. La scrittrice disse di aver preso il racconto da una testimonianza, in realtà aveva subito uno stupro in prima persona: nel marzo del 1973, a Milano. “Medea”, di Euripide, è il testo che Franca Rame scelse per chiudere lo spettacolo “Tutta casa, letto e chiesa”, scritto insieme a Dario Fo negli anni ’70 e composto da monologhi comico-grotteschi sulla condizione femminile: Medea resta una figura fortissima, mai abbastanza conosciuta e studiata, quella delle madri che sopprimono i propri figli e che uccidendo loro annientano e uccidono se stesse.
Il festival Avamposti proporrà spettacoli su donne che varcano i confini della storia, come la Amy Foster di Joseph Conrad, a cui Daniela Morozzi renderà omaggio con “Amy_Storia di un naufragio”, domenica 16 all’Anfiteatro di Villa Strozzi e lunedì 17 al Teatro Manzoni.
Come Giovanna D’Arco, che Valentina Valsania interpreterà nello spettacolo “Giovanna D’Arco_La Rivolta”, sabato 22 al Teatro Manzoni di Calenzano; come la Marianna Ucria di Dacia Maraini, sempre al Manzoni, domenica 23 con Raffaella Azim.
Spettacoli che vanno oltre i confini della scena, come i reading “La Spoon River di Firenze” sabato 22 e domenica 23 al Cimitero degli Allori, in collaborazione con il festival L’eredità delle Donne diretto da Serena Dandini). Storie che oltrepassano ogni confine: “La donna fatta a pezzi” di Filippo Renda, libera trascrizione dal racconto di Assia Djebar – post festival: da venerdì 28 a domenica 30 al Manzoni di Calenzano.
Sempre dello stesso Renda, “Tutto il male che non ti ho fatto”: una anteprima nazionale che porta in teatro la relazione impossibile fra un uomo e una donna che vivono in palcoscenico la loro vita con interpreti Elena Arvigo, Antonio Fazzini, Eugenio Nocciolini, giovedì 20 e venerdì 21 al teatro Manzoni di Calenzano.
E ancora, “Come un fiume” di Eugenio Nocciolini e Francesco Nucci, produzione del Teatro delle Donne dedicata a Tiziano Terzani e all’ultimo periodo della sua vita, quello vissuto da solo sull’Himalaya, venerdì 14 e sabato 15 a Villa Strozzi, Firenze.
Infine, post festival "Wasted” di Kate Tempest, punto d’incontro produttivo fra Avamposti e Intercity Festival, da venerdì 12 a domenica 14 ottobre al Teatro della Limonaia.
Per informazioni:
www.teatrodelledonne.com