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Allarme Coldiretti: in Toscana venti razze sono a rischio estinzione

Dal cavallo di Monterufolino alla Macchiaiola Maremmana fino alla mucca Pontremolese: ecco le razze animali che rischiano di scomparire

/ Redazione
Mer 17 Febbraio, 2016

Dal cavallo di Monterufoli al suino nero Macchiaiola della Maremma, fino alla mucca Pontremolese e ai suini di Cinta senese, sono venti le razze di animali a rischio estinzione in Toscana. A lanciare l'allarme è Coldiretti, sulla base dei dati forniti dall’Associazione Regionale Allevatori in merito all’allarme lanciato dalla Fao secondo cui il 17% delle razze nel mondo rischia di scomparire per sempre. Gli allevatori toscani stanno lavorando per salvare sei razze di bovini, sei di ovini, due di caprino, una di suino, quattro di cavalli ed una di avicoli.

“E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo - spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana - la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari. Si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di patrimonio anche culturale sul quale la nostra regione ed il nostro paese devono poter contare per ripartire”.

Tra i bovini salvati anche la Maremmana, oggi uscita dalla fase acuta dell’emergenza, con oltre 2mila esemplari, ma crescono anche i capi di mucca Pontremolese e Garfagnina, mentre è ancora in fase di lieve erosione, ma in consolidamento, la presenza della Pisana, più famosa localmente con il nome di Mucco Pisano.
Sull’Arca di Noè toscana sono saliti a pieno titolo anche i suini di Cinta senese, che erano considerati una razza in via di estinzione e nell’arco di una quindicina di anni sono tornati in forze: all’inizio del 2014 infatti si contavano oltre 5.800 esemplari allevati in 120 aziende. Un risultato destinato a crescere ancora, anche grazie alla recente conquista della denominazione di origine protetta a settembre del 2015.

Tra i suini troviamo anche la Macchiaiola Maremmana: il salvataggio di questa rara, primitiva, rustica e dal caratteristico colore nero che popolava la dorsale appenninica al tempo degli Etruschi, sopravvivere grazie alla passione di una manciata di allevamenti nel grossetano che allevano alcune centinaia di capi a testa.