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Al Viareggio EuropaCinema Vince il film polacco "Rose"

La contadina Rose è il simbolo di una terra che ha subito una sorta di pulizia etnica da parte di Russi e Polacchi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
ROSE
La giuria di Viareggio EuropaCinema 2012 al termini dei propri lavori, rileva con soddisfazione l’eccellente qualità media delle opere presentate in concorso, capaci di rappresentare con efficacia uno spaccato delle tendenze cinematografiche odierne del continente europeo.
Al termine di un’approfondita discussione la giuria ha decretato vincitore il film Rose (Ròża) di Wojtek Smarzowski (Polonia 2011) con la seguente motivazione:
Un film a tutto tondo, tecnicamente completo, che analizza la fase storica post bellica in una località  contesa  e martirizzata, come la regione dei Masuri, da un punto di vista diverso rispetto alla cinematografia tradizionale. Mescolando atmosfere crude e romantiche, Rose riesce a fornire un quadro sempre presente in tutti i conflitti armati, dando un’efficace rappresentazione dei drammi delle popolazioni che vivono nelle terre di confine”.

Ai consensi della Giuria per Rose si sono sommati quelli del pubblico. Gli spettatori avevano infatti quest’anno la possibilità di esprimere un giudizio sul film visionato,  scrivendo sulla matrice del biglietto  il proprio giudizio sufficiente, buono, ottimo. Ed è stato proprio Rose a totalizzare il numero maggior e di ottimi dal pubblico di spettatori.
Rose fa rivivere un episodio poco conosciuto della travagliata storia novecentesca della nostra Europa: la distruzione, alla fine della Seconda guerra mondiale, della realtà etnica dei Masuri, nell’omonima area geografica della Polonia orientale. La contadina Rose è il simbolo di una terra che ha subito una sorta di pulizia etnica da parte di Russi e Polacchi. Il film non risparmia immagini forti, a volte quasi insostenibili, come stupri di massa e uccisioni violente, ma tutto questo non è gratuito perché serve, in un contesto privo di manicheismo, a sottolineare l’orrore della guerra.

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