Un’opera che coinvolge interattivamente oltre 170 ragazzi: è il nuovo allestimento de ‘La casa dei mostri’ di Paolo Furlani, sei stanze ‘drammaticamente musicali’ che saranno messe in scena martedi 29 aprile presso il Teatro dell’Affratellamento di Firenze. Lo spettacolo, su testo di Maria Vago, sarà presentato in un nuovo allestimento per la regia di Francesco Torrigiani e prodotto dal Conservatorio Cherubini, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti, per il progetto ‘Le chiavi della città’ del Comune di Firenze – Assessorato all’Educazione.
La storia narrata segue il classico modello della fiaba a prove: Livia, la protagonista, interpretata dall’attrice-soprano Silvia Lombardi, è in casa degli zii (gli attori Anna Tereschenko e Dielli Hoxha) che sono sempre a guardare la tv e non volendo essere disturbati le proibiscono di muoversi dicendole che in ogni stanza della casa ci sono dei mostri. Ma Livia disobbedisce e senza paura incontrerà e sconfiggerà il Mostro dei Dolci (che vive in un armadio della cucina), il Mostro del Ripostiglio, il Mostro Topastro (che vive in cantina), i Mostriragnateli (che stanno in soffitta). Alla fine farà un bagno purificatore, mentre gli zii non riusciranno a salvarsi dal Mostro del Televisore, che li divorerà. Lo spettacolo è guidato da Matteo Loi, voce recitante-cantante, e, oltre all’ensemble strumentale composto da Giulio Ottanelli al sax, Andrea Soldani al trombone e Mathieu Pinoit alle percussioni, grande importanza avrà la parte elettronica, registrata e dal vivo a cura del docente Simone Conforti.
Le diverse stanze della casa e i mostri che le abitano sono raffigurati nella scrittura musicale con particolari connotazioni sonore. Ogni stanza ha un proprio riverbero, e ciascuno dei mostri ha una sua lingua musicale, espressa da suoni idiomatici. Nello spettacolo, il pubblico dei ragazzi partecipa attivamente, compiendo brevi ma significative azioni all’interno della drammaturgia: è il risultato di una serie di laboratori di voce e gestualità, elaborazione del suono e pittura, a cui hanno aderito varie classi delle scuole dell'infanzia Giacomo Matteotti, della primaria Giosuè Carducci, della primaria Giovanni Boccaccio e della primaria Francesco Petrarca. A partire dai laboratori, i ragazzi hanno pensato ed elaborato le immagini dei propri mostri, che costituiscono il materiale visivo della messinscena. I mostri sono poi stati animati dal Dipartimento MNT – Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio, attraverso neon, e saranno proiettati sulle pareti del teatro.
"‘Le Chiavi della Città’ – ha ricordato l’assessora all’educazione Cristina Giachi – comprendono oltre 350 progetti formativi per i ragazzi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado. Questo programma ha un unico obiettivo, quello di educare alla cittadinanza e di far conoscere ad alunni e studenti di Firenze il meglio della nostra storia fatta di arte, scienza, economia, solidarietà, innovazione tecnologica, buona politica, senso della giustizia e della legalità. Sono un patrimonio di tutti, esprimono i talenti che lavorano a Firenze, richiedono un investimento che nonostante la ristrettezza dei bilanci questa amministrazione, proprio perché ci crede profondamente, non smette di sostenere ed è con profonda gratitudine e impegno che lavoriamo per consegnarle, attraverso il contributo prezioso degli insegnanti e di realtà come il Conservatorio Cherubini, ai più giovani tra noi".
Per ulteriori informazioni www.conservatorio.fi.it.
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