Sono noti gli effetti benefici del sole sulla persona, vengono sottostimati, invece, i danni che può provocare un’esposizione eccessiva e incauta soprattutto per la nostra pelle.
I raggi solari possono aggredire l’epidermide causando fastidiosi eritemi e scottature che, oltre ad essere dolorosi e pruriginosi, possono determinare l’insorgenza di tumori cutanei e, in particolare, il melanoma.
E’ in aumento costante, purtroppo, il numero dei casi di melanoma cutaneo. Nel 2010, sul territorio dell’Asl 11, sono stati registrati 72 casi di melanoma, contro i 59 verificatisi nel 2009 e i 40 casi del 2008. Inoltre, nei primi sei mesi del 2011 sono già stati diagnosticati 43 melanomi. Si registra un forte incremento dei cosiddetti melanomi sottili, fortunatamente, a buona prognosi.
Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti della cute, cellule responsabili della produzione del pigmento melanina. Appare come una macchia spesso asimmetrica, con bordi irregolari, di colore variabile, generalmente molto scuro o nero, tendente all’accrescimento. Questa forma di tumore cutaneo colpisce prevalentemente il soggetto adulto dai 30 ai 60 anni (raro prima dell’adolescenza) con un’incidenza media (numero di nuovi casi all’anno) di circa 12 casi su 100.000 abitanti. Il rischio di sviluppare un melanoma è legato a fattori genetici (familiarità per melanoma, fototipo I o II caratterizzato da pelle chiara, capelli biondi e occhi azzurri) ed ambientali (prolungata esposizione ai raggi solari che provoca ripetuti eritemi e scottature). E’ stato ormai accertato che il rischio di insorgenza del melanoma è correlato al sole soprattutto se l’eccessiva esposizione avviene in età infantile e adolescenziale.
L’importanza di una diagnosi precoce è dovuta al fatto che il melanoma cutaneo nelle prime fasi di sviluppo è caratterizzato da una crescita superficiale e, una volta asportato mediante un piccolo intervento dermo-chirurgico in anestesia locale, ci sono ottime aspettative di guarigione. Purtroppo nelle fasi avanzate il melanoma mostra un’elevatissima capacità di metastatizzazione, ovvero di diffusione di cellule maligne ad altri tessuti dell’organismo, che ne complicano spesso la prognosi.
Da qui l’importanza di educare la popolazione alla pratica dell’autoesame periodico della propria pelle che, se correttamente eseguita, può aiutare a diagnosticare molti melanomi in fase iniziale. E’ importante che le persone si accorgano delle eventuali modifiche cliniche di un neo che sono rappresentate dalla ormai nota regola dell’ABCDE che consiste nel valutare la presenza di 5 parametri: l’Asimmetria di un neo, l’irregolarità dei Bordi, il Colore disomogeneo, le Dimensioni superiori a 6 mm, l’Evoluzione nel tempo intesa come accrescimento.
Un’altra regola utile è quella del “brutto anatroccolo” che è basata sul fatto che in ogni persona i nei hanno generalmente le medesime caratteristiche strutturali, dimensionali e di colore; il “brutto anatroccolo” rappresenta appunto un neo con caratteristiche diverse rispetto agli altri nei che possono essere la spia di una trasformazione patologica.
Si raccomanda, in caso di un neo sospetto, di chiedere il parere del proprio medico curante che, se necessario, provvederà a richiedere una visita specialistica dermatologica che l’utente potrà prenotare presso gli sportelli C.U.P. oppure telefonando al numero unico U.R.P. dell'Asl 11 tel. 0571-7051 dal lunedì al venerdì (ore 07.30-19.30) e il sabato (ore 07.30-13.00)
Salute/ARTICOLO
Al sole ma con cautela, il rischio รจ il melanoma
Nel 2010 sul territorio dell’Asl 11, sono stati registrati 72 casi di melanoma, contro i 59 verificatisi nel 2009 e i 40 casi del 2008

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