Parte con una “dote” di circa 86 milioni di euro la nuova programmazione "Leader" per lo sviluppo rurale in Toscana. La giunta regionale ha già dato il via a circa la metà del plafond complessivo, pari a 41 milioni e 401 mila euro, che sono stati asegnati ai relativi sette GAL (Gruppi di azione locale), che hanno già attivato primi bandi per un totale di circa 25 milioni. Altri bandi sono in via di pubblicazione e l'uscita è prevista per la fine del mese di ottobre. Grazie a questi la somma che verrà messa a disposizione dell'agricoltura toscana sarà di circa 30 milioni di euro.
«In un momento difficile come questo si tratta di un pacchetto di risorse importanti che vengono messe a disposizione del territorio – ha sottolineato l'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori – per offrire sostegno, in particolare, alla diffusione dei prodotti agricoli di qualità, lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti (agricoli, agroindustriali e forestali) e alla realizzazione di piccoli impianti a biomassa. Nelle aree di montagna e in quelle più disagiate tutte queste azioni integrate, così come quelle che servono ad ampliare le zone servite dalla banda larga per internet e quelle volte a qualificare e mantenere l'offerta di servizi nei territori rurali contribuiranno a mantenere il presidio del territorio, anche mediante la tutela e la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio culturale.»
Il Leader è un metodo di programmazione di fondi comunitari, inseriti nel Piano di sviluppo rurale della Toscana, caratterizzato da un modello partecipativo pubblico-privato e con progettualità di tipo “bottom up” (dal basso). I soggetti di riferimento sono i GAL (gruppi di azione locale) che in Toscana hanno la forma di consorzi o società consortili e sono composti da soggetti pubblici, istituzionali e non, e associazioni rappresentative degli interessi privati dei diversi contesti di riferimento.