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Aeroporti, ok ai progetti di PisaSat chiede chiarezza su Firenze

Il cda del Galilei approva il potenziamento dello scalo senza il voto di Corporacion America, ma non accetta che Peretola diventi più grande di un City Airport

/ Redazione
Gio 15 Maggio, 2014
aeroporto di pisa

Potenziamento delle infrastrutture di volo e conclusione del raccordo della pista per 16 milioni. Delocalizzazione del borgo via Cariola per 16 milioni e mezzo. Realizzazione del People Mover di collegamento con la stazione ferroviaria. I lavori costano 21 milioni. E ampliamento del terminal passeggeri per 45 milioni.

Queste le principali azioni approvate ieri dal consiglio di amministrazione di Sat per il piano di sviluppo aeroportuale del Galileo Galilei di Pisa per il periodo 2014-2028 e il ruolo dello scalo pisano nell'ambito del sistema aeroportuale toscano. Ha votato contro il socio privato, Corporacion America Italia.

Il progetto di sviluppo dell'aeroporto, spiega Sat, è “in linea con il ruolo previsto per il 'Galilei' dal Pit adottato dalla Regione Toscana e con quanto definito dal Piano Nazionale degli Aeroporti, che individua nel sistema aeroportuale Pisa/Firenze - aeroporti definiti 'a sviluppo correlato' -, un nodo strategico del sistema aeroportuale nazionale''.

Ma la nota stampa della società che gestisce l'aeroporto di Pisa si spinge oltre. E la lingua torna a battere sul dente dolente. Sat continua a rifiutare l'ipotesi di realizzazione a Firenze di una nuova pista di 2400 metri così come richiesto dal Presidente di Enac Vito Riggio. Non accetta la decisione di Adf, la società di gestione dello scalo di Peretola, “che ha approvato il piano di sviluppo aeroportuale di Firenze con una pista di 2400 metri, prevedendone il finanziamento tramite contributi pubblici per il 50%”.

Per Sat “fare sistema significa definire le specializzazioni dei due aeroporti e programmarne le infrastrutture di conseguenza, consentire una pista di 2400 metri a Firenze significa uscire dall'ambito del City Airport (voli intraeuropei) per aprirsi ai voli di medio/lungo raggio, ponendosi in piena e diretta concorrenza con l'aeroporto di Pisa, e questo prevedendo fin dall'inizio finanziamenti pubblici al 50%, esclusivamente per Adf''. Per questo Sat chiede agli organi competenti di fare chiarezza sui ruoli dei due aeroporti.