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Aeroporti, è una partita a scacchiLa Regione vende Pisa, non Firenze

Il percorso verso l'integrazione degli scali di Firenze e Pisa si fa sempre più accidentato. La giunta cambia marcia e blocca la sua quota su Peretola, ma Pisa non si fida

/ Redazione
Mar 20 Maggio, 2014
Peretola

Assomiglia sempre più ad una corsa ad ostacoli il percorso della Toscana verso l'integrazione degli aeroporti di Pisa e Firenze. Ieri la Giunta regionale ha approvato la delibera che conferma la vendita totale o parziale delle azioni di Sat, la società che gestisce il Galileo Galilei, mantenendo l'atttuale quota societaria di Adf, la società che gestisce Peretola.

Una settimana fa l'atto, adesso ritirato e sostituito con il nuovo, autorizzava la Giunta a una eventuale vendita delle azioni detenute, in tutto o in parte, "anche tramite l'eventuale adesione ad una o entrambe le Offerte pubbliche di acquisto". Con la nuova delibera si cambia strada, nel senso che la Regione ora vende Pisa, ma non Firenze. E si mette sulla scia del Consiglio regionale che potrebbe autorizzare una "eventuale vendita delle azioni detenute, in tutto o in parte, anche tramite l'eventuale adesione all'Offerta pubblica di acquisto avente ad oggetto azioni della società SAT spa, mantenendo l'attuale quota societaria detenuta nella società AdF spa".

Nella delibera vengono poi elencate le tre indicazioni cui la Giunta dovrà attenersi per le determinazioni ai fini dell'eventuale vendita: congruità del prezzo; integrazione fra i due scali; vincoli derivanti dal Patto parasociale vigente e dall'accordo sul sistema aeroportuale toscano sottoscritto nel febbraio 2013. In questo modo – rassicura il presidente della Regione - “vogliamo mantenere le quote che ci consentano di partecipare al processo di unificazione dei due scali”.

Ma continua l'alzata di scudi di Pisa che non si fida dei giochi su Firenze. Il problema potrebbe essere questo. Le quote detenute oggi dalla Regione Toscana su Pisa sono del 16,899% e del 5,008% su Firenze. Preso atto che la Regione mantiene il suo 5% relativo alla società di Peretola, il socio privato Corporacion America potrebbe essere indotto a cercare altre strade per raggiungere il 51% delle azioni e prendere ugualmente possesso di Adf. Come? Tramite il controllo del 5% delle quote acquisite dai soci pratesi di Adf. Un'ipotesi che non piace a Pisa e che rallenta il viaggio verso un sistema aeroportuale unico.