Politiche per l'immigrazione al centro della giornata "Accoglienza Toscana", promossa quest'oggi da Regione e Anci Toscana a Palazzo Sacrati Strozzi di Firenze, nel'ambito della rassegna Dire e Fare. Un'occasione per fare il punto sulle linee guida delle politiche regionali di inclusione per i migranti partendo dal confronto e dalla discussione delle esperienze, dei progetti e delle buone pratiche. Una giornata di lavoro e discussione alla quale hanno preso parte circa 300 persone tra amministratori e operatori di settore.
"In Toscana negli ultimi tre anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale del bisogno di accoglienza – ha spiegato l'assessore regionale Vittorio Bugli nel suo discorso di apertura della giornata- Oggi sul territorio regionale si contano quasi 12.000 richiedenti asilo accolti in 810 strutture a cui vanno aggiunti gli oltre 900 accolti nei centri SPRAR. Tra questi 380 sono minori non accompagnati inseriti in comunità socio-educative. E' chiaro che non è più un'emergenza, ma un fenomeno strutturale. La Toscana ha saputo rispondere in un modo che - pur con limiti e difficoltà - oggi è considerato un modello".
"Se vi abbiamo chiamato qua oggi – ha proseguito Bugli - è perché crediamo che sia necessario creare le condizioni perché la risposta non venga dall'eccezionalità, ma dalla normalità. Per questo non ci servono "buone pratiche" ma buoni modelli che possano essere condivisi, diffusi e avere impatto sul sistema nel suo insieme. Perciò abbiamo costruito insieme ad ANCI questo progetto, perché è prima di tutto con l'appoggio della rete dei Comuni che possiamo pensare a risposte che siano realmente di sistema. Un sistema che mette al centro i territori e che quindi non può prescindere dal lavoro dei Comuni, dal contributo delle associazioni del volontariato, delle associazioni di categoria, delle imprese, delle Università e ovviamente degli enti gestori. In altre parole un sistema che ha bisogno del contributo di tutti voi che siete presenti oggi. Da soli si può essere eroici, ma si è fragili".
"Molto è stato fatto ma molto dobbiamo fare - ha ricordato il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, delegato nazionale all'immigrazione e sindaco di Prato - Insieme alla Regione dobbiamo lavorare, migliorarci, fare delle scelte intelligenti e condivise. E questa giornata va esattamente in questa direzione, per iniziare un percorso che porterà ad un documento sulle linee guida che si basa sulle buone pratiche dei Comuni, ovvero quelli che alla fine si trovano sempre in prima linea".
"Abbiamo il dovere - ha chiosato l'assessore di Firenze Sara Funaro, responsabile Immigrazione di Anci Toscana - come cittadini innanzitutto e come istituzioni, di cercare di capire il più possibile qual è il filo che può legare i nuovi cittadini che arrivano nelle nostre comunità, cercando di abbassare il più possibile il livello di tensione che a volte si manifesta sui territori. Questo si fa attraverso la conoscenza reciproca, le buone pratiche e le buone relazioni".