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Acciaierie Lucchini, la riconversioneRegione: "Accordo in settimana"

Entro venerdì avverrà l'operazione di spegnimento dell'altoforno. L'assessore alle attività produttive ha detto che si lavora all'accordo per la riconversione ecologica

/ Redazione
Mar 15 Aprile, 2014
lucchini

Sono gli ultimi giorni di vita per l'altoforno Lucchini di Piombino. Entro venerdì 18 aprile è previsto lo spegnimento. La conferma viene dal viceministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, secondo quanto si apprende da un incontro di ieri dei sindacati al Mise. Intanto l'assessore toscano alle attività produttive ha detto che la Regione sta lavorando alla firma dell'accordo di programma per la riconversione ecologica entro una settimana.

"Allo stesso tempo - ha spiegato l'assessore - vogliamo avere garanzie per quanto riguarda il sostegno al reddito dei lavoratori ed il loro riutilizzo durante la fase, che si dovrà affrontare, dopo la chiusura dell'altoforno. Sosteniamo pienamente la richiesta che i lavoratori hanno avanzato ieri al ministero di applicazione di un contratto di solidarietà per gestire questa fase".

Il rilancio del sito della Lucchini, per il quale la Regione ha messo a disposizione 60 milioni a cui si aggiungono fondi europei, mira in primo luogo a un nuovo forno elettrico e a tecnologie di ultima generazione, come Corex e Finex. Ci sarebbero poi le bonifiche ambientali, la riqualificazione dell'area per favorire nuove attività produttive, anche nell'ambito di un polo di smaltimento delle navi, e politiche attive la ricollocazione dei lavoratori.

Per il futuro immediato dei circa 3 mila dipendenti della Lucchini inizia oggi il confronto sui contratti di solidarietà tra i sindacati e il commissario Nardi, in attesa che si chiuda il bando di gara per l'acquisizione dell'acciaieria che si concluderà a fine maggio.