Cultura/ARTICOLO

A Pienza in mostra l'arte 'ideale' di Luciano Regoli

Dal 2 al 24 giugno a Palazzo Salomone Piccolomini esposte le opere del pittore e dei suoi allievi della Scuola dell'Elba da lui fondata

/ Redazione
Mar 29 Maggio, 2018
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L’ideale perfezione di Pienza, patrimonio UNESCO nel cuore della Val d’Orcia, è il palcoscenico per un’'importante mostra di Luciano Regoli, insieme a una selezione di opere dei suoi allievi appartenenti alla Scuola dell’Elba, da lui fondata. Nelle sale di Palazzo Salomone Piccolomini, vero gioiello architettonico che sorge nel cuore della città, sede dell’Associazione Culturale Biagiotti per l’Arte ad essere esposti, dal 2 al 24 giugno, saranno un buon numero di suoi dipinti. Opere perfette per impianto compositivo, cromatismo, atmosfere.

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La pittura di Regoli è fatta di mestiere sopraffino, di dominio della grande arte di antica tradizione. Una pittura dove tecnica e sentimento si coniugano alla perfezione, per contemperare ragione e anima. Si tratta di ritratti, scene di tradizione religiosa, quadri di figura, nature morte, paesaggi. Di tutti quei generi, in sintesi, che sono stati repertorio straordinario della grande arte classica.  Mai copie o pedisseque riprese, ma opere originali, assolutamente contemporanee, fresche, innovative, create però con quell’ingegno che sarebbe stato richiesto ad un grande maestro nella Firenze del Rinascimento o nella Venezia di Tiziano e che Regoli, con apparente naturalezza, che invece è frutto di uno studio costante e appassionato, applica e insegna ad una schiera di allievi che, protagonisti anch’essi dell’esposizione, da mezzo mondo, approdano alla sua Scuola della Valle di Lazzaro, all’Elba. Oltre a Regoli, infatti, esporranno pittori di talento quali: Alessandra Allori, Ronaldo Boner Jr, Marco De Sio, Gabriella Volpini e John Carlton Watkins.

'La morte della Grande Pittura' è lo scritto programmatico nel quale Regoli avanza un’acuta analisi e un’approfondita riflessione sul ruolo e il significato della pittura figurativa attraverso i secoli. Fino a giungere alla triste constatazione che troppo spesso, nel contesto contemporaneo, questa forma d’arte è messa a tacere per l’avanzare, apparentemente inesorabile, dei nuovi linguaggi espressivi che il Novecento ha prodotto.

Tuttavia, fortunatamente, la morte della Grande Pittura, denunciata da Regoli, non è ancora avvenuta e viene da chiedersi - scrivono i curatori Sara Mammana e Roggero Roggeri all’interno del catalogo scientifico che correda la mostra - che cosa renda, ancora oggi, la tradizione pittorica classica viva e attuale, e perché esistano tuttora artisti che, in maniera alternativa rispetto alle varie forme dell’arte contemporanea, ricerchino con passione, nell’armonia delle forme e nella fatica dell’apprendimento delle tecniche antiche, il mezzo di espressione indispensabile per generare un’arte figurativa non obsoleta ma assolutamente al passo coi tempi.

Orari: tutti i giorni 10,00/13,00 e 15,00/18,30
Ingresso Libero

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