Sono state liberate ieri a Marina di Grosseto tre tartarughe marine della specie protetta Caretta Caretta, che erano state recuperate dai pescatrori e affidate alla Capitaneria di porto e ai volontari del Club subacqueo grossetano, che prime le hanno curate e poi rimesse in libertà.
Le tartarughe, che erano state chiamate Noè, Nida e Nicola, sono solo un esempio di quelle 130mila Caretta Caretta che ogni anno vengono catturate accidentalmente dai pescatori del Mediterraneo: di queste purtroppo 40mila non sopravvivono.
''La liberazione delle tartarughe marine avvenuta a Marina di Grosseto rappresenta un evento straordinario di grande importanza - spiega Nunzio D'Apolito, naturalista ed educatore ambientale del Circolo Festambiente di Legambiente – questi animali rischiano di estinguersi per le numerose minacce e sono per questo protetti dalla direttiva Habitat. Legambiente, impegnata a livello nazionale per la salvaguardia di questi animali, anche in Maremma ha dato il via a una serie di attività soprattutto sulla spiaggia di Scarlino, dove è avvenuta un'importante nidificazione, la più importante avvenuta a nord del Mediterraneo, per cercare di rendere la Maremma sempre più un punto di riferimento per la salvaguardia e la tutela della Caretta Caretta''.