Ambiente/ARTICOLO

A Grosseto arriva il "social mapping della biodiversità"

Monitoraggio naturalistico 2.0 al Museo di Storia Naturale della Maremma. E' il primo in Italia

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Raccogliere informazioni su presenza e distribuzione di habitat e specie attraverso strumenti particolarmente innovativi. E' questo il contenuto del Protocollo firmato nella sala del Consiglio comunale dall'assessore all'Informatizzazione e Innovazione e alle Politiche Sociali del Comune, Luca Ceccarelli, dalla Presidente della “Fondazione Grosseto Cultura” Giampaola Pachetti, dal Presidente dell'Associazione “Guru@work”, Ludwig Bargagli e presentato dal Direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, Andrea Sforzi.

L'idea “Naturae social mapping” nasce dalla collaborazione con progetti leader a livello mondiale in questo settore (NatureMapping – Washington, USA; Cybertrakker, Sud Africa; Opal, Gran Bretagna) grazie ai quali il Museo di Storia Naturale della Maremma si doterà presto di un sistema di monitoraggio della biodiversità molto avanzato, in grado di coinvolgere cittadini, professionisti e scuole di vario ordine e grado in una azione concertata di grande rilievo. Il monitoraggio naturalistico è, inoltre, uno dei pilastri delle strategie perseguite a livello europeo, anche tramite la rete Natura 2000, la rete ecologica di conservazione della biodiversità voluta dall'Unione Europea ed è il primo progetto di questo tipo in Italia e il secondo in Europa. Un crescente numero di strumenti programmatici, normativi e di valutazione richiedono infatti informazioni puntuali e attendibili mentre oggi, i dati a nostra disposizione, sono troppo spesso scarsi, frammentari o non aggiornati. Al contempo, la disponibilità di risorse economiche, esperti e professionisti anche nelle Università è estremamente ridotta, tanto da non essere in grado di garantire un regolare monitoraggio su ampia scala neanche per le specie più comuni. L'iniziativa nasce invece grazie ad una collaborazione tra il Comune di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura e l'Associazione Guru@work e verrà realizzata attraverso uno strumento informatico molto potente, disponibile inizialmente via web e, nel prossimo futuro, anche su smartphone.

Grosseto nuovamente all'avanguardia e si parte con una piccola rivoluzione – ha sottolineato l'assessore Luca Ceccarellicapace di conoscere e tutelare meglio la biodiversità che offre – ha concluso - una grande possibilità di applicazione a tanti altri settori relativi alla gestione e alla tutela della natura e del territorio”.

Anche secondo Giampaola Pachetti: “La grande ricchezza ambientale della Maremma deve essere valorizzata e questo strumento renderà fruibile e diffuso un monitoraggio attento di equilibri e processi naturali fondamentali”. “Con Naturae Social Mapping si potrà creare l'opportunità, mai realizzata finora nel nostro paese – ha aggiunto Andrea Sforzi - di espandere la conoscenza del mondo naturale e trasformarla nel potere di contribuire alla conservazione di un territorio”. In un futuro molto prossimo sarà infatti possibile realizzare percorsi formativi per scuole ed adulti, al fine di fornire strumenti cognitivi e stimolare una sempre maggiore collaborazione per la conservazione e la valorizzazione del nostro ambiente. Anche il Presidente di “Guru@Work”, Ludwig Bargagli ha voluto poi sottolineare come: “tutto questo progetto è stato realizzato ricorrendo al software libero e quindi ci auguriamo che l'idea possa estendersi anche a livello nazionale e internazionale”.

Naturae Social Mapping potrà essere utilizzato da chiunque sappia o voglia imparare come riconoscere le specie animali e vegetali e sia disponibile a registrare ciò che potrà rilevare. Tutti i cittadini potranno potenzialmente inviare informazioni e foto utili alla catalogazione. Studenti, insegnanti, pensionati, bird watchers, guide ambientali, tecnici faunistici, escursionisti potranno partecipare al progetto dando il proprio contributo. Alcuni potranno essere coinvolti in eventi singoli, altri potranno osservare e registrare informazioni durante le escursioni del weekend. Le persone più motivate potranno realizzare progetti di monitoraggio di lunga durata. Un gruppo di esperti vaglierà le informazioni, attribuendo un livello di attendibilità sulla base di parametri prestabiliti.
In questo modo il database ambientale del Museo di Storia Naturale della Maremma potrà arricchirsi di informazioni preziose, che in futuro potranno risultare fondamentali anche per la definizione di progetti, valutazioni di impatto ambientale, azioni di tutela, valorizzazione e conservazione.

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