Musica/ARTICOLO

8 marzo: il ritorno delle The Cleopatras con 'Witches are back!'

In occasione della festa della donna su intoscana.it il primo singolo tratto dal nuovo album ‘CleoPower’

/ Costanza Baldini
Mer 8 Marzo, 2017
The Cleopatras

[it_video]

Camilla, Rossana, Alice, Marla e Darleen B sono le The Cleopatras, le "Queen Garage" della Toscana, una band tutta al femminile dalle influenze punk rock, garage-punk, rock'n'roll, beat, power pop e surf. la band è nata a Colle Val D'Elsa nel 1998, i primi anni duemila hanno visto l'uscita di due 7 pollici: "The Cleopatras" nel 2000 e "Let's run with..." nel 2001 e un'intensa presenza nella scena garage-punk italiana ed europea, inclusa la partecipazione a diversi festival. Nel 2009 entra nella band una seconda chitarrista, Marla'O, e l'attività live si intensifica, portando il gruppo in Francia, Germania, Svizzera, Inghilterra e Grecia.  Nel 2010 viene pubblicato il loro primo album “Things get better”, per la label Area Pirata Records, con pezzi propri ed una cover e nel 2012 appaiono sul libro "Le ragazze del rock" di Jessica Dainese, dedicato alla scena rock al femminile in Italia. Il loro secondo album "La maledizione del Faraone" esce nel 2014 su cd per Ammonia Records e in cassetta per la label californiana Wiener Records. Nel corso della loro vita musicale le The Cleopatras hanno aperto i concerti di band internazionali come Morlocks, The Pretty Things, The Real McKenzies, The Lords of Altamont, New Found Glory, The Pandoras.

Ciao ragazze! Partiamo dal nuovo singolo “Witches are back!” che esce oggi l’8 marzo, “le streghe sono tornate” uno slogan del femminismo italiano, come mai questa scelta?
Darleen B: L’album nuovo CleoPower parla tutto di temi di genere perché quest’anno ho compiuto 40 anni e i testi sono più legati all’idea del cambiamento delle donne, un cambiamento che avviene in una vita ma anche in epoche diverse. C’era bisogno di un ritorno ai temi del femminismo anni ’70 perché si è perso tanto per la strada dal punto di vista della consapevolezza e di coscienza.
Camilla: Il titolo non è casuale anche perché abbiamo deciso di far uscire il nostro primo singolo proprio per l’8 marzo, giorno dello sciopero globale delle donne che sarà in contemporanea in 40 paesi nel mondo, per noi è un onore. Penso che in questo periodo storico ci sia bisogno di riparlare di certi argomenti che sembrano scontati anche perché nell’ambiente musicale viviamo un maschilismo imperante.
Marla:
Una cosa interessante è che adesso c’è un femminismo 2.0, le donne si stanno riorganizzando a livello politico ma in ambito artistico c’è poco o niente, soprattutto in Italia.
Rossana: A prescindere dal contesto dell’uscita questo pezzo è venuto fuori con sonorità cupe quindi il tema delle streghe a livello creativo è venuto spontaneo, è una canzone stregonesca.

L’estate scorsa avete suonato in giro per tutta l’Europa, fate vita da palcoscenico, vi è capitato di essere vittime di maschilismo in prima persona? Vi viene in mente un episodio in particolare?
Darleen B: Ci sono delle zone  soprattutto in Italia con locali di musica live che si trovano accanto ai Night, cioè locali di spogliarelliste. Ci sono gruppi di signori che vanno nei Night poi attratti dalla musica entrano, vedono cinque donne suonare e immediatamente hanno lo stesso tipo di sguardo e di atteggiamento: “Perché non vi spogliate?”, “Ma suonate in bikini?”. Mi ricordo benissimo questa battuta “Però voi siete brave, perché voi suonate, le altre non suonano!”. Lo sguardo sulla donna è legato alla sessualizzazione, è un discorso vecchio come il mondo, ma noi ci siamo un po’ rotte le scatole e questa volta abbiamo deciso di uscire con più rabbia di sempre, senza sorridere.

Entrando nello specifico del nuovo disco “CleoPower”, com’è, come ce lo potreste raccontare?
Alice:
I suoni sono sicuramente più curati e più puliti, mentre i testi sono meno scanzonati, ironici e più autobiografici.
Darleen B: Girano tutti intorno a situazioni in cui le donne sono vittime di stereotipi o di clichè.
Camilla
: In Forty ma anche negli altri brani noi cerchiamo di essere un esempio per le ragazze più giovani che magari si vedono vecchie e finite, noi invece a 40 anni continuiamo a divertirci e a suonare. Non esistono solo i Rolling Stones, ecco, non si deve per forza restare a casa a fare l’uncinetto!

Mi sembra che nella musica ci siano tanti esempi che ci insegnano che la vita va vissuta come ci pare senza preoccuparsi di quello che pensano gli altri: Patti Smith , le Sleater Kinney solo per citare i primi nomi che mi vengono in mente
Camilla:
Si ma tranne qualche reunion gruppi di donne che continuano a suonare anche da anziane se ci fai caso sono pochi.
Marla: Abbiamo deciso di mollare il tono autoironico anche perche l’ambiente musicale è quasi tutto maschile. A  livello di promoter o manager le donne sono pochissime. Noi facciamo fatica a entrare in connessione con queste figure professionali che stanno dietro le quinte ma sono fondamentali.
Darleen B: Con i gestori del locali c’è sempre questo doppio fondo, queste proposte un po’ ammiccanti, sessualizzate e noi abbiamo deciso di non ammiccare un po’ meno, essere un po’ meno scherzose.

Secondo voi quali sono i problemi più grossi che una donna si trova ad affrontare oggi?
Camilla:
Di lavoro da fare ce n’è tanto, a livello personale nel nostro quotidiano, nella nostra famiglia. Io penso che gli uomini abbiano molta paura della nostra libertà. Basta vedere la cronaca, ogni giorno una donna viene ammazzata, questo parla da solo. Purtroppo c’è molta paura dell’emancipazione femminile.
Alice: Secondo me alla fine la cosa più difficile è sempre essere prese sul serio a partire dal fonico che fa i volumi prima di un concerto.
Marla: Abbiamo cercato un fonico donna per registrare il disco nuovo ma non siamo riuscite a trovarla. Mancano figure tecniche di sesso femminile.
Darleen B: Questo fa capire che c’è un problema culturale anche sulla possibilità di sviluppo professionale, dei percorsi di carriera. Al di là del problema di raggiungere i vertici del potere c’è una settorializzazione di lavori in base al genere. In Italia è raro che i padri possano occuparsi dell’accudimento dei figli mentre le madri vanno a lavorare perché hanno lavori migliori e possono guadagnare di più. Questo romperebbe un ordine dato, la paura delle streghe nasceva da questo, bruciamole perché sovvertono il sistema, noi invece vogliamo dare una mano a questo ribaltone.

Ragazze quando possiamo venire a vedervi suonare?
Darleen B:
Il disco sarà presentato ufficialmente con un live il primo aprile al Glue di Firenze. Suoneremo in topless, no è un pesce d’aprile! (risate)