Attualità/

A Donoratico la seconda vita del capannone sottratto alla mafia: sarà uno spazio per l’inclusione sociale

Grazie al finanziamento di 1,2 milioni di euro della Regione Toscana l'immobile degradato è stato ristrutturato: ospiterà una mensa per i più bisognosi e servizi di accoglienza

Gio 16 Gennaio, 2025

È stato completamente ristrutturato e restituito alla collettività il capannone industriale sottratto alla mafia a Donoratico, nel comune di Castagneto Carducci. Grazie al finanziamento di quasi 1 milione e 200mila euro stanziato dalla Regione Toscana ospiterà uno spazio polifunzionale con funzioni sociali, tra cui anche una mensa della Caritas per le persone bisognose.

“È uno degli interventi più significativi tra i numerosi operati sui beni sottratti alla criminalità organizzata” ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani, che oggi ha partecipato alla cerimonia di fine lavori insieme all’assessore regionale alla legalità Stefano Ciuoffo e alla sindaca di Castagneto Carducci Sandra Scarpellini.

Ammontano quasi 6 milioni di euro gli interventi finanziati dal 2022 al 2026 dalla Regione in 12 comuni toscani per il recupero a fini sociali di numerosi beni sottratti alle mafie.
“In tre anni – ha specificato l’assessore Ciuoffoabbiamo finanziato questo intervento con quasi 1,2 milioni di euro: un investimento davvero ben riuscito e che rappresenta lo stanziamento più importante tra tutti quelli concessi dalla Regione ai comuni toscani. Oculata e lungimirante è stata la scelta di destinarlo a spazio polifunzionale. Oggi è davvero una bella giornata per la legalità, per Donoratico e per tutta la Toscana.” 

Ora a Donoratico inizia la fase di coprogettazione per definire le attività possibili, mettendo a frutto gli input ricevuti dalle associazioni e dagli enti che hanno partecipato al progetto di rigenerazione, che sarà completata tra circa un anno. “Saranno centrali i servizi a sostegno della popolazione più indigente, come la mensa dei bisognosi, ma dove troveranno spazio anche attività in risposta a bisogni di socialità del territorio” ha spiegato la sindaca Scarpellini.