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Donne nelle discipline STEM: più formazione per colmare il gender gap

"La Toscana delle Donne" ha fatto tappa al Florence Learning Center di Baker Hughes per un evento dedicato al tema degli studi e delle professioni scientifiche, dove la presenza femminile ancora oggi è minore di quella maschile

Ven 22 Novembre, 2024

Aumentare la presenza femminile nelle STEM, le discipline tecnico-scientifiche che ancora oggi vedono un forte gap di genere, è stato il tema al centro del convegno “Women&STEM: formazione e innovazione al femminile”, che si è tenuto ieri a Firenze, al Florence Learning Center di Baker Hughes per “La Toscana delle Donne”.

Di fronte ad un pubblico fatto perlopiù di giovani studentesse e studenti, si è affrontato il tema degli studi e delle professioni scientifiche, nelle quali c’è un disallineamento fra uomini e donne che le intraprendono.

“Sono convinto – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – che parlare di formazione di per sé sia molto importante. C’è da fare una rivoluzione sul piano della formazione professionale, facendo quadrato con le imprese, che deve essere concepita come guida nel creare figure professionali che possano avere uno spazio nel mondo del lavoro. In Toscana, oggi, ci sono 10 ITS, ma in generale tutte le esperienze di formazione in cui si prepara l’inserimento nelle imprese sono sempre vincenti. In secondo luogo bisogna creare le condizioni per implementare la presenza femminile nelle imprese con la formazione legata alla valorizzazione del ruolo della donna, valore che rende la società vincente”

Le donne laureate in STEM, le discipline scientifico-tecnologiche, stanno apportando un contributo di grande valore all’economia. La strada che porta a colmare il gap deve partire dalla scuola, il luogo giusto dove offrire non solo la formazione ma anche un cambio di passo culturale.

“Se guardiamo i dati Irpet dell’ultimo anno, solamente il 17% delle ragazze in Toscana sceglie una materia STEMha detto la Capo di Gabinetto della Regione e ideatrice de “La Toscana delle Donne”, Cristina Manetti – è un dato che ci deve far riflettere e ci conferma che ancora il lavoro è lungo per quanto riguarda la parità e la formazione. Bisogna lavorare su quella cultura che ancora un po’ condiziona le ragazze, forse in maniera inconsapevole. Bisogna andare nelle scuole e spiegare ai ragazzi che oggi non ci deve essere nessun tipo di timore a scegliere quello che si vuole, a seguire una propria attitudine i indole, perché non c’è differenza fra uomo e donna e soprattutto che ci sono strumenti che ci permettono davvero di essere nei fatti tutti uguali”.